Quando pensiamo alle bellezze di Roma tendiamo un pò tutti, turisti e abitanti, a pensare a quei luoghi che la rendono famosa nel mondo: il Colosseo, i Fori Imperiali, l’Altare della Patria, Via del Corso per una bella passeggiata tra i negozi, Piazza Navona, Fontana di Trevi, il Patheon e Piazza San Pietro. Bellezze assolute che rendono magico il soggiorno nella Città Eterna.
Ma Roma non è solo questo ed ecco allora alcuni luoghi meno conosciuti, ma che vale la pena vedere:
Villa del Priorato di Malta
Dal chiavistello del portone della Villa del Priorato di Malta è possibile godersi la vista più suggestiva della cupola di San Pietro. Il luogo si trova sull’Aventino ed è la sede del Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta. L’ingresso della Villa è risale al 1765, quando il Cardinale Rizzonico ha ordinato la sua ristrutturazione e ha affidato il compito a Piranesi. Il risultato non ha affatto deluso: nella piazza sono stati esposti vari trofei di guerra che rimandano alle gesta dei Cavalieri di Malta. Ma quello che rende famosa la Villa è posizione del buco della serratura del portone d’ingresso, che inquadra in modo preciso la cupola di San Pietro.
Quartiere Coppedè
Il Quartiere Coppedè è un luogo caratteristico e sicuramente una delle bellezze di Roma, in cui è possibile ritrovare arte Liberty e Art Decò, con qualche accenno all’arte greca, medievale, gotica e barocca. Si compone di diciotto palazzi e ventisette palazzine ed edifici e non è un vero e proprio quartiere, ma l’architetto Gino Coppedè, che si è occupato della sua costruzione, ha deciso di chiamarlo così. Si trova in zona Trieste, tra Via Tagliamento e Piazza Buenos Aires. L’ingresso del Quartiere Coppedè è caratterizzato dalla presenza di un arco che congiunge due palazzi e dal lampadario in ferro battuto. La Fontana delle Rane (così chiamata per le dodici rane presenti) va a costituire il centro del Quartiere ed è conosciuta per il bagno fatto dai Beatles dopo un concerto tenuto al Piper, poco distante dal luogo. Il luogo ha molto fascino e per questo non sono mancati registi che hanno deciso di utilizzarlo come location: Dario Argento qui ha girato Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo; Francesco Barilli l’ha utilizzato per Il profumo della signora in nero e Nanny Loy per Audace colpo dei soliti ignoti, con Vittorio Gassman.
Cripta dei Cappuccini
La Cripta dei Cappuccini si trova nella chiesa Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, in Via Vento n° 27 e costituisce l’attrattiva principale del luogo perché decorata con le ossa di oltre 4mila frati morti tra il Cinquecento e l’Ottocento e sepolti nella chiesa di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi (Quirinale), che prima era il cimitero dell’Ordine dei Cappuccini. La cripta è formata da cinque cappelle laterali e da un corridoio in cui si trovano alcuni corpi mummificati dei frati con indosso il saio, il vestito tipico dell’ordine. La scelta potrebbe sembrare alquanto alternativa e macabra, ma vuole sottolineare come il corpo altro non è che il contenitore dell’anima e una volta privo può essere utilizzato in modi diversi. All’ingresso un targa con la scritta “Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete“.
Monte dei Cocci
Il Monte dei Cocci è la collina artificiale più alta di Roma si trova in zona Testaccio (vicino all’antico Porto di Ripa)e deve il suo nome al fatto che è formata esclusivamente da cocci di milioni di anfore che venivano utilizzate per il trasporto delle merci in epoca romana.
Monte del Grano
Il Monte del Grano si trova all’interno del Parco XVII Aprile 1944 ed è il nome con cui è conosciuto il mausoleo di Alessandro Severo, imperatore romano. Già nel medioevo era conosciuto con questo nome per via della sua forma di moggio di grano rovesciato. Oggi si presenta come una collinetta di circa 12 metri di altezza ricoperta da vegetazione e si trova nel quartiere Quadraro, a Piazza dei Tribuni. Per grandezza è la terza tomba a tumolo di Roma, preceduta dai Mausolei di Adriano e di Augusto.
Giardino degli Aranci
Tra le bellezze di Roma troviamo anche il Giardino degli Aranci (conosciuto anche come Parco Savello), che sorge sull’Aventino, nel rione Ripa, tra i resti di quella che un tempo era la fortezza della famiglia dei Savelli. Il nome deriva dalla presenza di molte piante di aranci amari all’interno del giardino, che ha un’estensione di circa 7.800 m². Il parco ha tre entrate: uno in piazza Pietro d’Illiria, uno in via di Santa Sabina e uno sul clivio di Rocca Savella.
Roseto comunale
Il Roseto comunale di Roma sorge appena sopra il Circo Massimo, di fronte ai resti del Palatino e offre un’ottima vista del panorama cittadino. Nella sua area più vasta è possibile trovare la collezione di rose antiche, moderne e botaniche (il Roseto conta 1.100 specie di rose che provengono da tutto il mondo). Normalmente rimane aperto dall’inizio di maggio alla fine di giugno, mesi in cui i fiori raggiungono la piena fioritura e proprio verso fine maggio ha luogo il concorso chiamato Premio Roma. La sua costruzione la si deve alla contessa Mary Gayley Senni, appassionata di rose che ha voluto dare a Roma il suo roseto comunale donando la sua intera collezione.
San Luigi dei Francesi
La chiesa San Luigi dei Francesi si trova nell’omonima piazza, rione Sant’Eustachio, ed è la chiesa nazionale dei francesi di Roma. Artisticamente è l’esaltazione della Francia, che viene rappresentata attraverso i suoi santi e suoi personaggi storici, come ad esempio le statue di Carlo Magno, San Luigi e Santa Giovanna di Valois. Nella seconda cappella della navata è possibile vedere l’affresco con storie di Santa Cecilia del Domenichino, mentre nella quinta cappella si possono ammirare tre capolavori del Caravaggio: Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e Vocazione di San Matteo.
Cimitero dei poeti
Il cimitero dei poeti (conosciuto anche come cimitero acattolico di Roma, cimitero degli Inglesi o cimitero dei protestanti) si trova nel quartiere Testaccio di Roma e si presenta come un omaggio ai cari defunti e si distingue da molti altri cimiteri che hanno un carattere disperato. Chi lo visita si trova di fronte a spazi verdi e cipressi che fanno da cornice a sarcofagi e lapidi (incise in varie lingue) che appartengono principalmente a stranieri non cattolici. La scultura Angel of Gryef, situata sulla tomba di Emelyn Story, è la più celebre del cimitero e raffigura un angelo disperato che si accascia sul sarcofago. A realizzarla è stata William Story, il marito della defunta. Visitando il luogo è possibile conoscere anche i gatti della Piramide, che da più di vent’anni vengono accuditi da un gruppo di volontari. All’interno del cimitero c’è anche la tomba del gatto Romeo.
16 novembre 2014