“Basta austerità! Roma città aperta, Roma resiste! No ai licenziamenti, ai tagli indiscriminati, alle privatizzazioni“. E’ questo lo striscione esposto sotto il Campidoglio da lavoratori e lavoratrici comunali, delle aziende pubbliche e partecipate, dei servizi in appalto a cooperative sociali e associazioni Onlus in assemblea sotto Palazzo Senatorio organizzata dall’Unione sindacale italiana e a cui partecipano anche Cobas e il Collettivo lavoratori capitolini.
“La Giunta Marino – dicono i lavoratori – indica i lavoratori come responsabili del dissesto finanziario del Comune attaccando prima i dipendenti Atac poi comunali e municipalizzate. Si vogliono ridurre diritti e salario ai vigili, alle maestre, agli impiegati e ai tecnici. Si avviano licenziamenti, dallo 060606 a Multiservizi al Teatro dell’Opera alla privatizzazione di Farmacap. Siamo qui per gridare al Campidoglio: Basta! Siamo tutti comunali“. Ma non solo: “Lottiamo contro l’attacco al salario accessorio, alle modifiche in peggio per i servizi scolastici educativi comunali e in convenzione e proseguiamo l’opposizione al contratto decentrato unilaterale di Roma Capitale. Siamo qui per dare voce a chi non ha voce“.
Presenti anche alcuni lavoratori Ama: “Non cederemo alla privatizzazione dell’azienda Ama – dice Cosimo Papi del Coordinamento operaio Ama-Cobas-Usi-Usb – visto che c’è la possibilità di accorpamento con delle cooperative legate alla Cgil, queste sono le voci che ci arrivano. Viene detto che noi non lavoriamo e non è vero. Sono stati fatti trasferimenti nelle varie zone e, quindi, sono stati sguarniti alcuni luoghi, il lavoro è diventato più pesante e la differenziata non è ancora decollata. Inoltre, lavoriamo in condizioni di sicurezza al limite. Noi facciamo un lavoro per la cittadinanza importantissimo e per questo il 21 novembre al centro sociale Sans Papiers faremo un’iniziativa dal titolo ‘The epic trash night’ alle 22 aperta a tutte le aziende municipalizzate“.
14 novembre 2014