Il nuovo questore Nicolò D’Angelo punta a ritornare ad un calcio aperto a tutti, senza bisogno di ordini particolari come successo in passato. Nel 2013 il suo predecessore Pecoraro disse stop ai derby di notte, ma ora c’è l’apertura: “Roma è cresciuta, molto è stato fatto, ma deve crescere ancora: bisogna maturare in assoluto, ovunque, non solo nella nostra città, un rapporto diverso con il calcio, normalizzarlo – dice in una intervista al Corriere dello Sport – E in generale con l’educazione civica. La condizione migliore per chi fa ordine pubblico è la luce solare. Poi so che ci sono esigenze di spettacolo. Ma bisogna aspettare, certi eventi di notte per ora no. L’ultima decisione spetta al Prefetto, bisogna sentire l’Osservatorio. Certo, l’obiettivo auspicabile sarà di poter riavere uno spettacolo come il derby in notturna”.
Ma oltre al derby c’è da pensare al ritorno con il Napoli. Che al San Paolo è stato senza incidenti per i ben noti motivi: L’assenza di tifoseria ospite è stata decisiva. Abbiamo tempo fino ad aprile. Roma-Napoli dovrebbe tornare ad essere una partita di calcio e basta. Niente tifosi anche qui? Vedremo a tempo debito“.
Infine parla del caso di Ciro Esposito: “Quello che ha portato alla morte di Ciro Esposito va inquadrato come un episodio di pura follia incontrollabile, in cui uno esce con una pistola e spara nel prepartita di una gara che non interessa nemmeno la squadra per cui tifa. E il fatto scatena poi una serie di comportamenti violenti in cui predomina la logica del branco. Quella situazione, per come si è scatenata, era imprevedibile. Non si può fare un discorso sui singoli esiti di ogni partita. La sicurezza negli stadi è un impegno che deve coinvolgere ciascuno nella sua sfera di competenza, tifosi compresi“.
12 novembre 2014