Bergoglio pronto a lasciare, perché non più in grado di gestire la Curia romana. Ad accennare a questa eventualità, Dagospia, che parla di dimissioni imminenti del successore di Pietro. Come fu già per il suo predecessore, Benedetto XVI, Roma potrebbe perdere quel Vescovo tanto amato dalla folla e su cui in pochi metterebbero al momento la propria x alla voce dimissioni Papa.
Indizi – Possibile indizio di quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi sembra essere su tale decisione dell’attuale pontefice, l’intervista rilasciata da Camillo Ruini, ex capo dei Vescovi Italiani, al Corriere della Sera. Di fatto, Ruini nega qualsiasi tipo di congiura ai danni di Bergoglio mossa dai cardinali più tradizionalisti, ma è anche vero, ricorda sempre Dagospia, che a suo tempo fu proprio Benedetto XVI a fargli visita, prima del sinodo. Insomma, le manovre Di fatto, lo stesso giornale di D’Agostino parla di manovre dietro le quinte anche se senza una soluzione di continuità da parte dell’ex capo dei Vescovi Italiani.
Perché – Secondo Dagospia “Tutti sanno che Bergoglio presto o tardi rinuncerà al soglio“. Prima di tutto per la gestione del papato in relazione ai contrasti verificatisi nell’ultimo sinodo di qualche giorno fa. Inoltre, se ciò non bastasse, le acque sono agitate anche e soprattutto in relazione alle nomine dei nuovi, sul quale vige la forte influenza il cardinale Marc Ouellet, a discapito di quella del Capo della Chiesa Apostolica Romana, per mano del fedelissimo di Scola. Ma non fiisce qui: ci sono infatti altre figure di rilievo pronte a fare opposizione, secondo il dossier che raccoglie queste ipotetiche inidscrezioni: “Angeloo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato (bertoniano) e Leonardo Sapienza, il reggente della casa pontificia nominato nel 2012 da Benedetto XVI. Sarebbero loro, oggi, a decidere tutto in Vaticano. E ci sarebbero loro dietro alla possibile e futuribile scelta di Francesco di rinunciare al soglio“, scrive Today.it.
Erede – Ma nel caso, chi potrebbe essere il successore di Papa Francesco? Francesco era stato bocciato nel precedente Conclave, quello che poi elesse Benedetto XVI, mentre Scola fu bocciato in quello in cui poi fu eletto il Papa argentino. Insomma, seguendo questo filo logico, Scola potrebbe diventare il nuovo successore di Pietro. “Il male minore”, riporta Dagospia, facendo riferimento all’attuale arcivescovo di Milano.
6 novembre 2014