Oggi doveva essere il giorno dell’inaugurazione della metro C, anche se non in pompa magna dopo i continui slittamenti relativi ai ritardi delle autorizzazioni, i cittadini della Capitale erano stati rassicurati che da oggi, 9 novembre, avrebbe contribuito anche lei. Peccato che già dalla prima corsa i disagi non si sono fatti attendere. A quattro tappe dalla fine, infatti, il convoglio delle 5:30 ha alzato bandiera bianca. Il blocco è avvenuto in direzione Pantano all’altezza della fermata Due Leoni-Fontana Candida. Vista la situazione, i passeggeri sono stati fatti scendere e hanno dovuto aspettare circa 11 minuti per prendere un secondo treno con destinazione Pantano.
Linea C – Entrata in funzione questa mattina, la metro C è composta da da 15 stazioni, di cui cinque costruite ex nove, perché non esistenti sulla vecchia tratta relativa al tram che andata di fatto a sostituire. 12,5 km (4,3 in sotterranea e 8,2 in superficie) che avranno l’importante compito di collegare i quartieri Alessandrino, Prenestino-Centocelle, Torre Maura, Torre Angela con il confine est della città di Roma, cioè Grotte Celoni, Borghesiana, Finocchio e l’ultima stazione con l’ultima stazione, quella di Pantano situata nel comune di Monte Compatri.
30 metri di profondità su doppio binario – La linea C viaggia a 30 metri di profondità, con due gallerie a singolo binario, uno per ogni senso di marcia. Le motrici sono senza conducente a bordo e vengono controllate attraverso un sistema remoto. Un Sistema di Automazione Integrale (driveless), senza conducente a bordo. Ciascun treno è formato da 6 vagoni completamente climatizzati, con 204 posti a sedere e una capienza massima di 1.200 passeggeri. Il sistema di controllo dell’intera linea è situato presso il deposito/officina di Graniti. Qui, c’è la sede della Dirigenza Centrale Operativa, cioè il computer centrale dal quale si controlla il movimento dei treni e tutto ciò che concerne la sicurezza.
9 novembre 2014