Il San Camillo-Forlanini e lo Spallanzani sono divisi da un cancello e con l’arrivo stamane nel secondo del primo caso italiano di Ebola, un medico di Emergency contagiato in Sierra Leone, un pò di tensione si è creata. A dirlo Andrea Fiorini, responsabile Cisl Fp San Camillo Forlanini per i dirigenti non medici. “C’è un pò di tensione tra i tecnici e i biologi, anche dal momento che le due strutture sono divise praticamente solo da un cancello – dice ad Adnkronos Salute – Ma se dallo Spallanzani invieranno campioni per le analisi al San Camillo, gli operatori sono pronti. Questa è un’emergenza nuova ma i sistemi per proteggersi ci sono, e anche le procedure per acquisire i campioni in modo corretto. Il protocollo ministeriale ha fatto chiarezza su importanti aspetti tecnici le procedure corrette dunque sono precise dal punto di vista organizzativo e di sicurezza. Inoltre, il San Camillo ha gestito in passato altre importanti emergenze. E i nostri laboratori fanno centinaia di migliaia di esami l’anno. Certo, questa di Ebola è una novità, e non manca un pò di tensione“.
25 novembre 2014