“Penso sia un errore. Era un errore ieri e resta un errore oggi. Questa interpretazione di una legge di stabilità che non fa nulla e di un mercato del lavoro che precarizza, quando è esattamente il contrario, è un grande errore di analisi politica e conseguentemente di scelte politiche“. Queste le parole di Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, che boccia la decisione di Cgil e Uil di indire uno sciopero generale il 12 dicembre prossimo. “Sono molto dispiaciuto dal sentire che non c’è nessun riconoscimento a quanto fatto fino ad oggi e sentire che il dissenso è molto più ampio di quello che potrebbe e legittimamente dovrebbe essere“, continua. “Io penso che di scelte che ne siano moltissime“, prosegue rispondendo ad Angeletti che aveva rimproverato al governo di non avergli lasciato altra scelta. “Massimo rispetto per i lavoratori che lo faranno ma non confondiamo il consenso di tutti ammonisce. Ci sono alcuni lavoratori che lo faranno e altri che non aderiranno. Per quelli che lo fanno massimo rispetto per il loro dissenso ma non confondiamo mai le organizzazioni e i lavoratori perché c’è un legame tra i due ma non è la stessa cosa“, conclude infine.
19 novembre 2014