Miro Klose, protagonista nella Lazio e protagonista in Nazionale, questo pomeriggio ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per commentare il lavoro svolto dai biancocelesti e per per parlare anche della Nazionale. Sulla Lazio ha detto: “Stiamo lavorando bene, con allenamenti abbastanza duri. Aspettiamo il ritorno dei Nazionali e valuteremo. Ci alleniamo per correre sempre al massimo. Per questo mi piace mister Pioli, come spiega, come parla. Sono contento di questo gruppo. Una partita come quella di sabato la puoi vincere solo con il sacrificio di tutti per gli altri. Poi ci confrontiamo spesso. Anche in allenamento, se c’è qualcosa che non va, parliamo. Voglio sempre sapere e spiego come vedo le cose. Poi se qualcuno le ascolta o meno è sempre un piacere per me. Mi piace parlare con tutti, non solo sui giovani. Per loro serve tanto la testa, questo fa la differenza. Bisogna fare una vita da professionista, non bere, mangiare il giusto e andare a letto presto. Io mi sono sentito sempre bene, e guardatemi, sono sempre pronto a fare sprint. Ripeto, parlo con tutti, anche con Pioli, Mauri e Ledesma, che hanno tanta esperienza. Poi gli è stato chiesto dove può arrivare la Lazio e Klose ha detto: “Vediamo partita dopo partita. La squadra è attrezzata per l’Europa, ma vedremo più avanti. E’ dura e servirà lottare fino alla fine“.
Sabato sera arriva la Juventus e Klose ha detto la sua anche sulla squadra di Allegri: “E’ una grande squadra, ci dobbiamo presentare al massimo. Non abbiamo nulla da perdere. Penso solo che non riusciamo a fare le cose provate in allenamento. Spero che possiamo dimostrare tutto anche sabato sera. Se ci riusciamo, abbiamo la possibilità di vincere o fare comunque male. Sappiamo che in casa, con i nostri tifosi, possiamo fare un grande match. Loro ci caricano tanto. In altre partite all’Olimpico, abbiamo sentito tanto rumore provenire dagli spalti – prosegue Klose – ed è una cosa bellissima. A noi servono. Lo scorso anno abbiamo provato la sensazione di giocare con lo stadio vuoto, e non abbiamo fatto benissimo. Tutti noi calciatori vorremmo la spinta del pubblico”.
Klose non ha dubbi sugli obiettivi che deve porsi la squadra ed Europa è la parola chiave: “Possiamo tornare in Europa. Se ci si allena bene possiamo andare sempre al 100% per più di 90 minuti, arriverà. Ognuno corre per l’altro, questa è la Lazio che mi piace. Sì, manca l’Europa, ma a me piace anche giocare solo la domenica per dare sempre tutto”. Meglio segnare o far segnare? Per il panzer tedesco conta solo che sia Lazio a fare gol: “E’ bello tutto per me. Anzi, è importante che segni la Lazio. Chiunque dei nostri giocatori offensivi può fare bene. Anche i difensori, se avranno occasione, sono bravi a fare gol. Lo spero”
Poi si cambia argomento e Klose torna a parlare della Nazionale e del pallone d’oro: “Il primo gol contro l’Albania. Sono entrato a dieci minuti dalla fine, e ho segnato il 2-1. L’ultimo al Mondiale, contro il Brasile, dopo tanti infortuni sono tornato a giocare per la mia Nazionale. Se hai la spinta giusta, l’affetto degli amici e della famiglia, si arriva a certi obiettivi. Non ci rendiamo ancora conto della vittoria della Coppa vinta. E’ la cosa più bella del mondo. La finale non è stata semplice. Sapevamo la loro tattica: davanti sono forti, dietro no. Tanto rispetto per la Nazionale verdeoro, ma anche per noi. Fino alla fine non abbiamo giocato mai con tunnel o colpi di tacco“. E sulla finale giocata in Brasile rivela di aver avuto un solo pensiero: “Ho pensato: qualsiasi cosa succeda, io devo alzare la Coppa al cielo. Prima della partita ho pensato anche: un Campione del Mondo deve tornare alla Lazio. Mi dispiace solo per Lucas (Biglia, ndr). Il peso del trofeo? Non sentivo nulla”. Sul Pallone d’oro poi Klose non ha nessun dubbio: “E’ normale, lo darei a Manuel Neuer. Se parliamo di Messi e Ronaldo che sono i migliori, è normale. Ma Manuel è un fenomeno, se non ha i guanti pensi che sia un difensore o un altro giocatore, non un portiere. Spero vinca lui, non conosco altri professionisti migliori. Contro l’Algeria ha toccato circa 50 palloni, 35 fuori dall’area. E’ incredibile”.
In chiusura un appello ai tifosi della Lazio: “Non posso dire che se venite allo stadio vinciamo. Se saranno più di 50 mila, gli spalti saranno pieni e tutti insieme abbiamo una possibilità in più di battere la Juventus“.
19 novembre 2014