E’ partita alle 10 come programmato la marcia di protesta dei comitati di quartiere e dei rioni di Roma contro il degrado, la microcriminalità e l’immigrazione clandestina. Oltre 60 i comitati che hanno aderito all’appello del Coordinamento Azioni operative Ponte di Nona (CAOP). Tante le periferie (tra le altre Castelverde, Tor Sapienza, Portuense) ma anche quartieri centrali come Prati, Centro Storico e Aurelio Bocceaad essere rappresentati nella marcia, che si concluderà a piazza Santi Apostoli. Tante le bandiere italiane e gli slogan contro il sindaco Marino. “Roma vuole rispetto, questo schifo non lo accetto”, “No ai roghi tossici, no alla prostituzione nelle strade”, “Vogliamo una città sicura e bella, vogliamo trasporti pubblici efficienti”, solo alcuni degli striscioni esposti.
“Non era mai successo che i comitati uniti scendessero in piazza per protestare – dice alle agenzie stampa Franco Pirina, presidente del CAOP – e denunciare il degrado dei territori, tra mezzi pubblici carenti e microcriminalità, a cui si aggiungono i problemi dell’immigrazione continua. Il sindaco Marino non sta facendo niente, non è all’altezza di gestire Roma e il suo disagio. Se mi convoca? Non ci vado, tanto ai vertici sulla sicurezza e l’accoglienza invita solo i rappresentanti dei nomadi, non dei cittadini“. A spiegare la partenza dall’Esquilino Augusto Caratelli, leader del Comitato difesa Esquilino-Monti: “E’ una polveriera pronta a esplodere. È da 10 anni che lanciamo l’allarme, siamo veramente stufi che Marino in un anno e mezzo non ci convochi per parlare dei territori. Qui gli immigrati pregano per strada, è un’imposizione, vadano alla moschea a pregare!“. Ancor più arrabbiato Domenico Corsale, leader del Movimento di quartiere: “Marino? Parlava di riqualificazione ma in un anno e mezzo non si è visto, faccio fatica a sentirlo come sindaco“.
15 novembre 2014