“Roma è parte del patrimonio culturale universale. Per questa ragione, sarebbe straordinario offrire la nostra bellezza, ospitalità e le nostre capacità organizzative al mondo intero ospitando nel 2024, ancora una volta dopo 64 anni, le Olimpiadi“. A dirlo il sindaco di Roma Ignazio Marino durante il saluto alla Federazione internazionale della Scherma ospite in Campidoglio. Il prossimo 15 dicembre al Coni forse l’investitura ufficiale, ma il sindaco ci crede.
E tra gli sport olimpici (e vincenti), la scherma di sicuro ha un posto particolare. Soprattutto a Roma, come ricorda Marino: “E’ sempre stata la Capitale della scherma. Lo è per la sua storia e per la sua vocazione sportiva. La storia della scherma è antica come l’umanità. Permettetemi di citare un riferimento letterario per tutti: l’affascinante e poetico mito dei cavalieri della Tavola Rotonda e la Spada nella Roccia. La storia di Artù che diventa re perchè è l’unico scelto dal destino per estrarre la spada. Tutti conosciamo la sua storia e la amiamo – conclude il primo cittadino – Tutti abbiamo riso e pianto guardando il film di Walt Disney o leggendo quella bellissima leggenda. Proprio qui in Campidoglio, davanti allo storico ingresso con la Lupa, possiamo ancora ammirare le due targhe commemorative della vittoria, o meglio del trionfo, della squadra italiana di scherma alle Olimpiadi di Berlino del 1936: due medaglie d’oro, una per il fioretto e una per la spada“. E chissà che tra qualche anno non si possa tornare ad esultare per una medaglia d’oro (e olimpica) proprio nella Capitale.
22 novembre 2014