22 mesi di carcere ai proprietari del vaso che colpi Cristian, 13 anni, uccidendolo. E’ quanto disposto dal gip di Roma ai danni di Maria Grazia Capizzi, 65 anni, e Roberto Cascioli, 67. Il tragico incidente risale al 2012, quando l’oggetto colpi la vittima cadendo dal sesto piano del civico di via Appia Nuova. Cristian morì fra le braccia della madre esterefatta, che aveva accompagnato il figlio a scegliere il regalo per il suo compleanno.
Patteggiamento – La pena è stata inflitta in conseguenza del patteggiamento accettato dai due coniugi, per un episodio che ha raccolto in un attimo il dramma di due famiglie. Tutta colpa di un vaso non fissato a dovere, ora moglie marito, dovranno fare i conti con il rimorso e il dispiacere per quella giovane vita spentasi colpa la negligenza. Non solo: i due dovranno anche risarcire la famiglia dell’adolescente prematuramente scomparso, pur essendo sprovvisti di assicurazione a protezione di tali incidenti.
Motivazione della sentenza – “Posizionando alcuni vasi sul parapetto del proprio balcone, senza ancorarli”, aveva scritto il pm Giuseppe Cascini, “i due non avrebbero rispettato il regolamento di Polizia Urbana del Comune, cagionando così, per la caduta accidentale di un vaso, la morte del bambino“.
6 novembre 2014