“Ieri siamo arrivati alla quarta versione sul mistero delle multe scomparse del Sindaco Marino: non aveva nessun permesso provvisorio (era una bugia), non aveva la sua targa inserita in nessuna ‘white list’ (un’altra bugia), non aveva presentato nessuna domanda alla scadenza rimanendo in attesa della risposta dall’agenzia (terza bugia)“. Lo dice il senatore Ncd Andrea Augello, che torna sulle presunte multe cancellate del sindaco di Roma. E rincara la dose: “L’agenzia per la mobilità non solo non ha annullato un atto amministrativo in autotutela, anche perché per legge non potrebbe, ma non è stata interessata nè dai vigili, nè dalla Unità organizzativa tecnica (Uot) a fornire alcun supporto istruttorio per una procedura di annullamento in autotutela“.
“Non è vero che la procedura utilizzata per Marino sia comunemente ricorrente per tutti i cittadini nelle sue condizioni; infatti nessun cittadino romano in ritardo di due mesi nel rinnovo del permesso si è mai visto condonare otto multe oltre alla tariffa sui due mesi di ritardo, ricevendo in premio un permesso rinnovato per altri dodici mesi. Se questa procedura fosse concessa a tutti gli aventi diritto, converrebbe ritardare sempre il pagamento di almeno sei mesi, richiedendo poi il permesso valido per un anno: in questo modo ogni due permessi se ne otterrebbe uno gratis. Non è vero che la procedura si attiva automaticamente: nessun procedimento di autotutela è automatico in questi casi: qualcuno deve aver richiesto alla pubblica amministrazione di annullare le contravvenzioni. Di norma questa sollecitazione proviene dal titolare del permesso scaduto. Quindi deve esistere una richiesta scritta di Marino, un’istruttoria ed un atto di annullamento firmato da un dirigente autorizzato. Allo stato tutta questa documentazione rimane occultata“.
8 novembre 2014
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8 Novembre 2014 @ 17:36
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