Daniel Priami, Riccardo Tondi, Luca Zavatti, Arturo Mariani, Gianni Sasso, Emanuele Padoan, Francesco Messori, Salvatore La Manna, Emanuele Leone, Stefano Starvaggi, Paolo Capasso, Salvatore Iudica: in 12 per un sogno Mondiale. Presentata stamattina a Roma, nella Sala Giunta del Comitato Italiano Paralimpico, la Nazionale Calcio Amputati CSI che dal 30 novembre al 7 dicembre prenderà parte per la prima volta ai Mondiali di Calcio per Amputati, organizzati in Messico (a Culiacan) dalla WAFF (World Amputee Football Federation). Alla rassegna iridata, che prevede partite di calcio a 7 da due tempi di 25’ ciascuno, parteciperanno 23 squadre; l’Italia è inserita nel Gruppo B con Messico, Polonia e Georgia.
Un sogno cominciato due anni fa grazie al reggiano Francesco Messori, nato senza una gamba e che grazie ai social ha trovato altri che come lui, nonostante questo tipo di disabilità, non volevano rinunciare al gioco del calcio. Il debutto della Nazionale l’8 dicembre 2012, con un primo allenamento ad Assisi. Poi l’esordio ufficiale in campo internazionale il 27 aprile 2013 ad Annecy, contro la Francia. Due mesi fa la squadra ha preso parte a Varsavia, all’Amp Football Cup, uno dei più importanti tornei internazionali per questa categoria, chiudendo al quinto posto. Finora, a un anno e mezzo dal debutto internazionale, sono state sei le partite giocate dagli Azzurri, con due vittorie e quattro sconfitte.
“In 70 anni di storia nel CSI sono cresciuti tantissimi campioni, ma non abbiamo mai avuto una Nazionale che partecipasse ad un Mondiale – dice Massimo Achini, Presidente del CSI – Siamo orgogliosi di questi ragazzi che hanno già vinto prima di scendere in campo perché testimoniano come lo sport possa aiutare ad affrontare le fatiche della vita. In meno di tre anni abbiamo aperto i nostri campionati tradizionali a chi gioca con le stampelle, abbiamo “messo insieme” la Nazionale ed ora partecipiamo al Mondiale. Da tempo abbiamo imparato a sognare e questa ne è una concreta testimonianza”.
“In pochissimi anni, questa disciplina si è ritagliata uno spazio rilevante nella pratica sportiva delle persone disabili e sono certo che la crescita non si fermerà qui, perché sul volto di questi ragazzi e dei tecnici che li guidano vedo quel fuoco dettato dalla passione per uno sport che, anche in questo caso, non ammette limiti né confini – afferma Luca Pancalli, Presidente del CIP – Ringrazio Massimo Achini e il CSI per aver creduto in questo progetto, sostenendolo sin dai suoi primi passi. Il resto lo hanno fatto l’entusiasmo di talenti come Francesco Messori, un ragazzo giovanissimo, ma già capace di trascinare i suoi compagni di squadra e di rappresentarli con la fascia di capitano”.
“All’apparenza i miei giocatori hanno qualcosa in meno, in realtà so di poter disporre di ragazzi che hanno molte cose in più: carattere, cuore, anima, grinta e come si suol dire hanno “gamba”. Una sola, ma con una forza straordinaria”, dice invece Renzo Vergnani, Presidente Nazionale Calcio Amputati CSI e tecnico della Nazionale. Emozionato per l’appuntamento anche Daniel Priami, portiere della Nazionale: “Giocavo in serie D fino al 2006, nel Cecina, ma proprio a causa di uno scontro di gioco mi sono procurato la frattura ad un braccio che, complicandosi, ne ha causato l’amputazione. La Nazionale Calcio Amputati CSI mi ha permesso di poter continuare a vivere la mia passione per questo sport nello stesso ruolo di prima. Andare in Messico, per me e per tutti i miei compagni, è un sogno che si realizza, quello di giocare un mondiale con la maglia Azzurra. Obiettivo? Il sogno è di arrivare fino in fondo, la promessa è quella di dare tutto”. E siamo sicuri che sarà così.
20 novembre 2014