Oggi, martedì 11 novembre 2014, è iniziata a Roma la mostra su Norman Rockwell, l’artista statunitense inventore del sogno americano. Si tiene a Palazzo Sciarra (in via Marco Mincghetti 22, angolo via del Corso). Saranno esposti più di 100 dipinti, fotografie e copertine originali del “Saturday Evening Post“. L’arte di Norman Rockwell vede come protagonisti personaggi positivi, rassicuranti e fiduciosi che sono, allo stesso tempo, familiari e coinvolgenti; considerata da tutti gli esperti non solo come all’origine della rappresentazione, ma anche come la stessa reinvenzione del sogno americano a stelle e strisce. Spensieratezza delle origini, tematiche civili come il dramma dell’apartheid, ma anche la realtà della campagna e dei piccoli centri urbani. Sono questi i temi su cui si fonda tutta la produzione di Rockwell, e che lo hanno reso uno degli artisti americani più amati e rappresentativi del 20° secolo.
Norman Rockwell si scaglia contro la realtà caotica e patinata del mondo delle grandi metropoli, scegliendo sempre come ogetto di rappresentazione la famiglia americana, cone le sue grandi gioie e con le piccole conquiste quotidiane. La Fondazione Roma dedica alla sua particolare produzione artistica una retrospettiva che verrà ospitata, appunto, a Palazzo Sciarra da oggi 11 novembre fino all’8 febbraio. Titolo della mostra: “American Chronicles: The Art of Norman Rockwell“; curata da Danilo Eccher, direttore della GAM di Torino, e Stephanie Plunkett, curatrice del Norman Rockwell Museum. Attraverso un viaggio ideologico nella produzione dell’artista la mostra vuole rendere l’immaginario e lo stile unico di Rockwell, fatto di realismo minuzioso e al contempo tenue. Grazie, infatti, ai colori armonici, alle scene dal taglio fotografico animate da protagonisti che ricordano non solo il mondo del cinema (come Frank Capra o Billy Wilder) ma anche i romanzi di Dickens e i fumetti della Disney.
Oltre 100 dipinti, documenti, fotografie e una raccolta esclusiva delle più di 300 copertine del “Saturday Evening Post” saranno esposti a Palazzo Sciarra. Norman Rockwell, inoltre, è stato senza ombra di dubbio uno dei più acuti e attenti osservatori della società statunitense del 20° secolo; un artista a tutto tondo che si è guadagnato la nomina di “artista della gente“. Con le sue illustrazioni ha colpito più il cuore che la mente, e ha descritto per oltre 50 anni i sogni, le speranze e gli ideali del popolo americano, influenzando i comportamenti e gli stessi pensieri dei suoi contemporanei compatrioti. La decisione di esporre le sue illustrazioni è stata presa dal Presidente della Fondazione Roma, il prof. Emmanuele F.M. Emanuele, il quale segue da tempo la scia dei progetti realizzati in passato dedicati all’arte americana. Si è accorto, infatti, che non poteva mancare nella programmazione culturale di Fondazione Roma una mostra dedicata a un artista come Rockwell, che incarna perfettamente il linguaggio americano divenuto ormai internazionale.
“Un evento che sottolinea la mia considerazione per le correnti artistiche americane“, dice così il Presidente Emmanuele Emanuele, che ha scoperto la produzione di Norman Rockwell nel 1966 durante un soggiorno negli Stati Uniti , “già manifestata con le mostre dedicate a Edward Hopper, Georgia O’Keefe e Louise Nevelson. L’appuntamento con Rockwell è senza dubbio un’occasione esclusiva per ammirare la produzione di un artista che ha raccontato l’affascinante storia del suo tempo (il Novecento americano) con opere dal contenuto emblematico ed evocativo. Le composizioni di Rockwell, infatti, non sono soltanto semplici illustrazioni ma riflettono pienamente e in modo persuasivo il mondo che le circonda. Si potrebbero paragonare a finestre aperte sulla vecchia America, in cui l’autore stesso ama sporgersi per osservare, riflettere o semplicemente divertirsi: immagini cariche di fiducia per la conquista di quei vecchi valori che oggi sono fortunatamente realtà“.
La mostra è promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dal Norman Rockwell Museum di Stockbridge, in Massachusetts, e dalla Fondazione Roma-Arte-Musei. Il tutto è reso possibile anche grazie alla collaborazione con la Fondazione NY e la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma.
11 novembre 2011