Politica oggi: sono ancora in attesa vari eventi, Renzi stasera presiederà i gruppi parlamentari del Pd per discutere del ddl di Stabilità e il Jobs Act, sul quale oggi si è espressa la Cgil, lanciando nuove proposte, come sta succedendo quotidianamente da ogni schieramento ormai. Attesa anche la votazione di sfiducia nei confronti di Alfano. Salvo il taglio del Fondo non autosufficienza.
Lotteria delle proposte – Tante proposte, altrettanti litigi, qualche azzardo di cambiamento e la crisi continua.
In questi ultimi anni, chi è al potere ha accollato le responsabilità di un’economia sterile alla “crisi”, intanto tagliano i nostri servizi, aumentano le tasse mentre consumi e lavoro diminuiscono, costringendoci ormai a vivere una maratona per rincorrere l’alto costo della vita in questa cara società.
Tutto giustificato da un costante propagandare di un economia che ripartirà, ma è sempre ferma se non in calo.
Da quasi un anno è il turno di Renzi, ora si parla di Jobs Act e nuove manovre.
La Cgil anche oggi ha ribadito il suo opporsi sino all’ultimo all’articolo 18, addirittura lanciano loro una soluzione, una patrimoniale: un prelievo fiscale forzato sulle grande ricchezze, che toccherebbe il 5% delle famiglie in Italia, questo per finanziare l’occupazione giovanile. Se non ripartono i consumi è tutto inutile aggiungerei io. La nuova riforma di Renzi, prevede anche assunzioni giovanili esentate da tasse per i primi tre anni per chi assume, ma contemporaneamente è previsto un nuovo aumento dell’Iva e dell’accise, tradotto rincaro del costo dei consumi. Serve un tecnico per capire che se non ripartono i consumi non esiste lavoro?
Non ha senso assumere se il lavoro non c’è, il lavoro aumenta quando aumentano le vendite, quindi i consumi. Confcommercio oggi ha confermato che l’aumento di Iva e accise inciderà soltanto negativamente sui consumi.
Angeletti della Uil, oggi è tornato a parlare del bonus degli 80 euro, ribadendo che il bonus andrebbe esteso anche ai pensionati. Giusto aiutare i pensionati, ma è improduttivo aumentare le tasse e dare 80 euro al mese a chi ha difficoltà a pagarle, il ceto medio d’altro canto paga soltanto, da tempo è avviato sul cammino dell’estinzione.
Oggi l’Istat ha pubblicato i dati sulla disoccupazione: ha toccato i massimi livelli storici, bisogna intervenire in fretta.
Fondi per disabili – Una buona notizia, o almeno in parte, non saranno eccessivi ma almeno non diminuisce il Fondo non autosufficienza, aumentato ora a 400 milioni di euro, “è la cifra più alta mai impegnata” fa sapere Palazzo Chigi, ma torniamo al discorso di prima, non è al passo col carovita causato da loro stessi.
Oggi un presidio di malati Sla e altre gravi malattie, si è riunito davanti il ministero dell’Economia a Roma, lo slogan è stato chiaro “Renzi, basta doccia gelate. Un miliardo per il fondo non autosufficienza”.
Non arriverà a un miliardo, ma almeno sembra scongiurata l’idea di tagliarlo da 350 milioni a 250 milioni. Chi purtroppo convive con questa situazione dice che non è abbastanza e serve di più, hanno ragione e mi auguro che le loro richieste vengano accontentate ma, purtroppo, ne dubito fortemente.
4 novembre 2014.