“Sto pensando seriamente di prendere la cittadinanza di Roma per correre alle elezioni e diventare minisindaco qui a Tor Sapienza“. A dirlo è l’eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, che insieme al vicepresidente di CasaPound, Simone Di Stefano, ha incontrato questa mattina i cittadini di Tor Sapienza dopo le proteste contro gli immigrati avvenute nei giorni scorsi. “Se divenissi minisindaco cercherei di rendere più pulito e ordinato il quartiere e incrementerei la polizia locale, che qui non c’è“.
Ma Borghezio continua: “L’istituto dei richiedenti asilo è qualcosa di nobile, perché queste persone devono essere accudite. Mi chiedo se però quella di Tor Sapienza sia la collocazione giusta per il centro e mi chiedo se tutti quelli che arrivano sono davvero rifugiati o richiedenti asilo. Se rifiutano di dire da dove arrivano, come accade, calci nel sedere“.
Ma intanto annuncia che non si recherà nel quartiere come promesso ma rimarrà distante qualche chilometro. “Non andrò sul posto perché non voglio creare problemi – ha dichiarato Borghezio – È la prima volta che vengo in questo quartiere e la prima cosa è incontrare i cittadini e qui siamo comunque nel quartiere. Non sono un codardo ma non voglio prestarmi a speculazioni. Quando sono stato a Corcolle, altra zona problematica, mi hanno accolto dicendo ‘Lega salvaci tu’. Qui, un cittadino che chiedeva aiuto alle autorità si è sentito rispondere che doveva cambiare casa, e questo è inaccettabile“.
14 novembre 2014