“Questa mattina gli americani del pollo fritto del Colonnello Sanders sono sbarcati ufficialmente a Roma. Alle 10, infatti, si sono aperte le porte presso il Centro Commerciale Roma Est del Kentucky Fried Chicken. Oltre ai polli, però, nell’olio bollente sono finiti anche i lavoratori. Nel loro fast food, infatti, ci dovrebbero essere solo giovani con contratti probabilmente precari, altri curricula non sono stati esaminati“. A lanciare l’allarme in una nota la Flaica, che questa mattina ha organizzato un volantinaggio davanti al Centro Commerciale per spiegare la situazione.
“Ancora una volta miopia delle istituzioni e logiche iperliberiste rischiano di lasciare per strada i lavoratori e nella disperazione le loro famiglie“. Sette i ristoranti e 65 lavoratori sono stati licenziati negli ultimi mesi e per la Confederazione unitaria di base è essenziale che questi lavoratori non vengano lasciati soli: “Chiediamo che tutti gli imprenditori che vorranno investire nel centro commerciale – dice Giancarlo Desiderati, segretario Flaica – siano almeno obbligati ad esaminare i curricula dei lavoratori licenziati“. Ma secondo la Flaica la società americana non ha mai pensato all’assunzione di parte dei 65 ex lavoratori dei ristoranti di Roma Est: “In barba all’esperienza maturata e delle agevolazioni fiscali per l’impiego di lavoratori in mobilità – conclude Desiderati – il Kentucky Fried Chicken sembra volere per la sua catena solo ragazzi giovani a cui probabilmente fare contratti iperprecari. Una scelta che ci appare sconcertante e che ci auguriamo possa essere ripensata“.
21 novembre 2014