Grazie alle indagini portate avanti attraverso l’ operazione Teodosio è stato scoperto il gruppo criminale che riforniva Roma di hashish dalla Spagna e dalla Francia. Le indagini sono iniziate il 26 maggio scorso, quando i Carabinieri hanno sequestrato 300 chili di hashish a Palestrina, in un casolare della zona. Grazie alla collaborazione della Guardia Civil iberica, i Carabinieri hanno potuto avviare la suddetta operazione e stroncare il traffico internazionale di stupefacenti. I provvedimenti di arresto sono stati emessi dalle Autorità Giudiziarie dei rispettivi paesi nei confronti di un gruppo criminale di narcotrafficanti attivo in Spagna, in Francia e in Italia. I componenti di questo gruppo sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
In Italia è arrivata a carico di 2 persone un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma e su richiesta della locale Procura della Repubblica. Si tratta di un 22 enne romano e di un 43 enne venezuelano, entrambi attivi e operanti su Roma. In Spagna, invece, i militari dell’Unità Antidroga e Criminalità Organizzata (EDOA) della Guardia Civil hanno arrestato 12 persone operanti tra Murcia e Madrid, su ordine del Giudice Istruttore di Cartagena. Le misure cautelari sono state emesse in seguito alla chiusura delle indagini dell’ operazione Teodosio, sviluppata dai Carabinieri di via in Selci da maggio a settembre 2014, in cooperazione internazionale con gli investigatori della Spagna e anche grazie al raccordo tra le Autorità Giudiziarie italiana e spagnola, attuato tramite Eurojust, organismo internazionale per il coordinamento delle azioni penali tra le magistrature degli stati membri dell’Unione Europea.
L’ operazione Teodosio ha rivelato che l’organizzazione criminale spagnola forniva ingenti quantitativi di hashish dal Marocco, che venivano poi inviati in Francia grazie ad una efficiente struttura logistica gestita da due marocchini. La droga successivamente veniva smistata in vari paesi europei, seguendo una delle tradizionali rotte di importazione in Europa. Inoltre, proprio dalla Spagna era stata avviata nei primi mesi del 2014 una trattativa tra il gruppo spagnolo attivo a Murcia, con un gruppo di compratori italiani attivi a Roma, interessati all’acquisto di un grande quantitativo di hashish da spacciare al dettaglio sul mercato romano. Il gruppo criminale spagnolo contava sulla intermediazione di un broker venezuelano, soprannominato “El Mechas“, che aveva il compito di trovare i potenziali clienti della loro attività di narcotraffico e quello di organizzare le importazioni in Italia.
Quindi la trattativa per la compravendita dell’hashish è stata monitorata dai Carabinieri e dalla Guardia Civil in coordinazione, consentendo così l’individuazione dei potenziali compratori italiani. Infatti, a Palestrina, il 26 maggio scorso, i militari di via in Selci sono riusciti a monitorare l’arrivo del carico di droga e a intervenire nel momento esatto in cui i due acquirenti romani stavano scaricando la droga da un furgone per nasconderla in una casa di campagna. La tappa successiva sarebbe stata probabilmente la distribuzione e vendita al dettaglio. L’intervento ha consentito ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare circa 300 chili di hashish e di arrestare in flagranza di reato due persone, di 50 e 48 anni. Dalla vendita al dettaglio della sostanza sequestrata si sarebbero potuti ricavare oltre 6 milioni di euro. Entrambi sono tuttora detenuti in carcere in regime di custodia cautelare.
Il broker venezuelano, che operava in Italia, è stato raggiunto da una misura cautelare, emessa dall’Autorità Giudiziaria, e lo stesso vale per un uomo romano coinvolto nell’illecita attività scoperta il maggio scorso. Il venezuelano, che secondo le indagini stava già organizzando una nuova importazione, è stato ristretto al carcere di Regina Caeli; il complice, invece, si trova ora agli arresti domiciliari. Durante l’ operazione Teodosio, svolta congiuntamente in Spagna, Carabinieri e Guardia Civil hanno lavorato in stretta sinergia anche nella fase dell’esecuzione delle perquisizioni a carico dei affiliati. Inoltre, in Spagna, sono state sequestrate 3 autovetture; contemporaneamente sono state rinvenute 2 pistole, 1 mitraglietta, 1 fucile e moltissime munizioni illegalmente detenute. Trovato anche del denaro in contante considerato bottino dell’attività di narcotraffico.
7 novembre 2014
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7 Novembre 2014 @ 20:26
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