Sono pronti a tornare in piazza domani davanti alla sede del ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca (Miur) i giovani medici dopo la vicenda dell’errore di somministrazione delle domande del concorso nazionale da parte del Cineca. “Nonostante lo sblocco dell’impasse da parte del Miur, che è intervenuto tardivamente a mettere una pezza sulla terribile vicenda dell’errore di somministrazione delle domande del concorso nazionale, si profila un periodo di profonda incertezza per migliaia di giovani medici aspiranti e futuri specializzandi“, spiega in una nota il Sigm (Segretariato Italiano Giovani Medici).
“Non sono apparse condivisibili molte delle scelte politiche relative all’organizzazione del concorso nazionale ed in particolare: l’eccessiva parcellarizzazione delle sedi di concorso, la mancata scelta di commissari vigilanti esterni, le postazioni non sempre adeguatamente distanziate tra di loro, le comunicazioni tardive delle sedi di concorso e degli orari dello svolgimento delle prove“. E si sottolinea come “11600 giovani medici, la cui dignità umana e professionale è stata profondamente lesa, pertanto, adesso pretendono di avere certezza del domani“. La richiesta è che Miur e Governo si facciano carico di “stanziare nel primo provvedimento di spesa utile le risorse aggiuntive necessarie a sanare le posizioni di tutti i medici meritevoli (vincitori sia con che senza le domande annullate dell’area medica e dell’area dei servizi clinici) nonchè di tutte le migliaia di candidati vittime dei danni conseguenti ai disservizi connessi alla non ottimale gestione del concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione“.
4 novembre 2014