“Il caso di Tor Sapienza ci spinge a riflettere e ci insegna tante cose, ma il Campidoglio continua a spostare il fulcro del problema e a ignorare i territori, pur servendosi dei Municipi in caso di necessità“. A lanciare l’accusa è Emanuela Droghei, assessore al Welfare e alla Salute del X Municipio di Roma Capitale, che annuncia: “Venticinque minori ospitati nella struttura di accoglienza oggetto di attacchi sono stati trasferiti nel X Municipio, all’Infernetto, dove già sono stati ospitati quindici ragazzi richiedenti asilo politico, sempre inviati dal governo capitolino“.
“Quando non si presta attenzione alle esigenze dei Municipi e non si costruisce un’adeguata rete di assistenza – continua la Droghei – accadono fenomeni come quello di Tor Sapienza e non serve a nulla spostare i giovani da un luogo all’altro. Non si tratta di scaricare le responsabilità; per cultura politica non ci sottrarremo mai alla collaborazione e all’accoglienza, ma i Municipi, e le forze del terzo settore che ogni giorno collaborano insieme, devono essere coinvolti in una sfida più grande verso un’integrazione sociale degna di questo nome e resa possibile da una città aperta e grande come Roma. In questi mesi abbiamo aspettato risposte importanti che non sono mai arrivate. La nostra città e chi la abita non meritano questo atteggiamento. Sulle politiche sociali abbiamo bisogno di un cambio di passo notevole, altrimenti casi come quello di Tor Sapienza continueranno ad essere all’ordine del giorno“.
14 novembre 2014