“Non andrò a Tor Sapienza. Ci sono già stato un mese fa, quando le proteste erano pacifiche e ho denunciato tutto in un video pubblicato sul mio blog. Non ci andrò ora perché non partecipo alla gara su chi ci va e chi non ci va, ma sono in costante contatto con i comitati“. A tornare sulle tensioni nel quartiere di Tor Sapienza è Gianni Alemanno, che all’Adnkronos lancia l’allarme: “Le proteste rischiano di diffondersi ad altre periferie romane. Io credo che debba essere mantenuto l’impegno del sindaco di chiudere rapidamente il centro, diventato fonte di pericolo e tensione inaccettabile. Tor Sapienza ha già un grosso campo nomadi fuori controllo e una chiesa occupata da immigrati clandestini. Una situazione insostenibile“.
E aggiunge: “Definire fascisti o estremisti i cittadini di Tor Sapienza è un atto di intellettualismo inaccettabile: quando le proteste sono di sinistra sono sempre giuste, quando invece a protestare sono i cittadini sono etichettati come fascisti e criminali, e questo è intollerabile. Ci saranno anche persone che si infiltrano ma il dato di fondo è che si tratta di una protesta a lungo incubata, preannunciata da tante manifestazioni pacifiche, ma le istituzioni se ne sono lavate le mani anziché dare risposte concrete“. E contesta Marino: “Non ha incontrato i cittadini: un sindaco deve sempre metterci la faccia, anche a costo di prendere fischi, io l’ho sempre fatto“.
14 novembre 2014