Sassaiole, urla, tutto in una notte esplosioni e tutto in una notte. I cittadini di Tor Sapienza non ne possono più e la tensione fra gli ospiti del centro per rifugiati continua a salire. “Troppi scippi e violenze, non ne possiamo più“, la denuncia. Vetri rotti, le volanti della Polizia a rastrellare il quartiere. Via Giorgio Morandi si è trasformata in una polveriere, simbolo del disagio e di una convivenza che ormai è sempre più dura da digerire.
La protesta è iniziata sui social e poi è proseguita in strada: alcune persone annunciano il loro proposito di proseguire nella protesta e un volantino, sulla pagina Facebook del Comitato di Quartiere ne precede gli intenti a chiare lettere: “Aggressioni accadute in questa settimana (anziano derubato e una ragazza aggredita in un parco), non avendo la collaborazione delle forze dell’ordine martedì 11 novembre ci sarà una riunione alle 17.30 nel piazzale dell’entrata di via Tranquillo Cremona. Intervenite tutti“.
Almeno 200 cittadini erano già scesi in strada lo scorso 1° ottobre nei pressi di piazza Cesare de Cupis, a Tor Sapienza, per opporsi all’apertura di un nuovo centro di accoglienza per rifugiati richiedenti asilo di via Rucellai: tra le richieste, anche quella di maggiori controlli presso i campi nomadi collocati all’interno del territorio. Nell’occasione, la protesta bloccò il traffico delle vie circostanti e vi parteciparono sia il comitato di quartiere di Tor Sapienza che quello della Rustica, per richiamare a una maggiore garanzia di sicurezza contro la microcriminalità e roghi di materiale plastico.
11 novembre 2014