“La gente di Tor Sapienza, non vuole più il campo nomadi, non vuole più il centro di accoglienza. Ed è su queste emergenze che si deve intervenire. Noi vi controlleremo ogni settimana“. A parlare gli abitanti di Tor Sapienza dopo l’incontro stamani con il sindaco Ignazio Marino in Campidoglio. “Abbiamo chiesto riqualificazione del quartiere, se si può arrivare allo sgombero del centro immigrati e del campo di via Salviati. Il sindaco è stato molto disponibile, se rimaniamo su questo piano e siamo tutti di parola pensiamo non ci siano problemi ad arrivare ad un compromesso. Mamme e bambini nel centro di accoglienza? Non era questa la nostra richiesta, per noi il centro va chiuso perché abbiamo troppi immigrati nella zona: nel raggio di 1,5 km ce ne sono circa 1.600. Mettiamoci le occupazioni abusive, mettiamoci il campo rom, superiamo le 2.500 persone a rischio in una borgata degradata. Per quanto mi riguarda sono per la chiusura“.
“Se non ci rispondono protesteremo. Ma ora si è aperto un tavolo di trattative – dicono – su qualche cosa dovremo pure accontentarci, su qualcosa ci devono accontentare loro. Il centro immigrati alla fine è stato una scintilla, il problema è sociale, è complesso». E ancora: «Se le periferie vengono abbandonate per 10-15 anni e rese invivibili, la protesta è normale che aumenti a macchia d’olio“. Mentre intanto venerdì prossimo alle 17.30 all’Eur è pronto un corteo contro degrado, prostituzione, abusivismo e spaccio. “Basta alla vergognosa situazione in cui versa il quartiere Eur. Lo Stato, presente e puntuale nel prelievo fiscale, ci ha lasciati soli“, dicono alcuni comitati di quartiere. “Siamo pronti alla battaglia civile e costruttiva, ma ferma e determinata“.
18 novembre 2014