Dalle colonne del Corriere dello Sport, Francesco Totti parla della stagione attuale della Roma e non solo. A partire dalla situazione nello spogliatoio e gli obiettivi stagionali: “Ho cominciato questa nuova stagione con tanto entusiasmo. Quando entro nello spogliatoio a Trigoria vedo molti ragazzi e questo mi mette addosso tanta allegria. Ma soprattutto vedo di avere intorno a me tanti giocatori di alto livello, anche quelli giovani. Siamo arrivati alla terza sosta del campionato, siamo secondi in campionato e in Champions, in piena corsa su tutto. In campionato il nostro principale avversario è la Juventus, ma dietro ci sono squadre che possono inserirsi nella lotta scudetto. Credo che il campionato sia più livellato rispetto a un anno fa. Noi ci siamo attrezzati per competere per il vertice. L’importante è affrontare ogni partita con la massima concentrazione perché le insidie sono sempre dietro l’angolo, anche quando ti trovi davanti avversari impegnati nella lotta per la salvezza”.
Prossimo impegno dopo la sosta contro l’Atalanta, da anni comunque bestia nera fuori casa: “Una trasferta che non è mai stata facile. Ma ricordo una bella vittoria nel fango nell’anno dello scudetto. Bisognerà lottare, perché le squadre di Colantuono non regalano niente. Io mi riposerò perché sono squalificato, ma sono sicuro che i miei compagni si faranno valere. E poi aspettiamo buone notizie dall’Olimpico, dove la Lazio ospiterà la Juventus in una gara sicuramente non facile”.
Totti poi torna sulla sostituzione di domenica che tanto ha fatto discutere e spegne le polemiche: “Con l’allenatore ho chiarito subito, al termine della partita. In questi giorni durante l’allenamento abbiamo lavorato in piena sintonia come sempre, abbiamo scherzato senza che niente avesse scalfito il nostro splendido rapporto. A me non sempre piace uscire dal campo prima del novantesimo, lo ha detto anche l’allenatore. In quel momento mi sarebbe piaciuto coronare la mia prestazione con un gol, ma tutto questo viene dopo l’interesse collettivo della Roma. Siamo un gruppo e solo tutti insieme potremo centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
Infine il capitano dedica un pensiero a Stefano e Cristian, morti dopo Roma-Bayern a Fonte Nuova: “Quella sera di Champions contro il Bayern erano venuti a fare il tifo per noi. Non sono più tornati a casa. So che per la loro famiglia quel dolore sarà incancellabile, ma noi porteremo sempre con noi il loro ricordo e cercheremo di regalargli qualche gioia anche lassù. Perché sono convinto che continuano a seguirci”.
13 novembre 2014