Dopo l’autore, arrestato il 29 agosto, gli agenti della Squadra Mobile hanno assicurato alla giustizia anche i mandanti dell’attentatore dell’uomo gambizzato all’Alessandrino lo scorso 11 agosto in zona viale Bella Villa. La vittima, un 68 anni di origini abruzzesi, era stata ferita nell’occasione di fronte a un bar nella del V Municipio, costringendo i medici del Policlinico Casilino a un intervento chirurgico cause le gravi ferite riportate.
I mandanti – Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal dottor Renato Cortese, attraverso una approfondita indagine, sono risaliti infatti ai mandanti dell’evento delittuoso, persuasi che il responsabile materiale degli spari non avesse agito da solo. L’indagine è stata conclusa ufficialmente lo scorso 1° novembre, quando i poliziotti della VI Sezione Criminalità hanno notificato un mandato di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 27 enne e di un 39. Entrambi, romani, dovranno rispondere dell’accusa di omicidio in concorso e porto abusivo di armi.
Fuga in scooter – Nell’occasione, l’attentatore a bordo di uno scooter e il volto travisato aveva colpito alle gambe un pregiudicato 68 enne, fuggendo in direzione di viale Palmiro Togliatti eseguita la spedizione punitiva. La ricostruzione della dinamica e le testimonianze, nell’occasione, aveva prima portato a chi aveva premuto il grilletto e in seguito ai suoi mandanti.
Debiti di droga – Ulteriori indagini hanno poi determinato che la resa dei conti e il ferimento fossero dovuto a debiti di droga, inerenti nello specifico al traffico di stupefacenti nello stesso quartiere Alessandrino teatro della sparatoria.
3 novembre 2014