La Scfn in qualità di associazione che ha come obiettivo la tutela dei commercianti e delle attività produttive che si svolgono nel nostro comune, porta a conoscenza codesta amministrazione comunale che in un momento così critico per il nostro paese e per la nostra comunità va posta molta più attenzione alla sostanza delle scelte e alla fedeltà agli obiettivi che ci si pone come amministrazione comunale.
I negozianti di fonte nuova e il commercio più in generale non possono essere solo una fonte inesauribile di tasse da parte del governo e del comune ma devono avere da parte delle istituzioni un rispetto maggiore.
Se l’obiettivo di creare mercatini durante le feste natalizie era quello di creare indotto commerciale e aggregazione sociale, non è stato raggiunto.
A piazza Padre Pio non vi era mercatino e oltre al telethon della Proloco non vi era nulla; lungo la Nomentana vi erano ambulanti di ogni genere (borse contraffatte, profumi, etc) che oltre a non avere il decoro che si impone ad un mercatino natalizio, offuscavano la visibilità dei negozi, bancarelle che non emettevano scontrini e che quindi non producono tasse.
A piazza Varisco vi erano dei gazebo con mercatino di arte creativa, cioè privati cittadini senza partita IVA e che quindi non producono tasse non danno lavoro a dipendenti e non comprano da fornitori che a loro volta creano lavoro. Ovviamente nulla contro chi si è dato da fare con oggettistica carina (in piazza varisco almeno i gazebi erano quasi tutti uguali e decorosi). Lo spazio per il dolce e la pizza di fonte nuova (proposta interessante) forse andava calibrato meglio ma è un iniziativa che in futuro potrà portare risultati. MA SE GLI OBIETTIVI ERANO DI CREARE INDOTTO ECONOMICO (dato che l’organizzazione era affidata principalmente al delegato alle attività produttive e commerciali) e di creare AGGREGAZIONE SOCIALE, questi obiettivi non sono stati raggiunti poiché i negozi sono stati offuscati da ambulanti che comunque hanno lavorato poco. E aggregazione sociale non ci è stata poiché le piazze erano totalmente scollegate a livello di logistica degli eventi e con la strada chiusa per metà sembravano proprio eventi distinti e sovrapposti. Gli eventi hanno bisogno di criteri organizzativi che forse questa volta non sono stati seguiti.
Ci rivolgiamo all’amministrazione comunale e alla comunità non per critica sterile o strumentale ma come critica costruttiva. Se gli eventi devono risultare mediocri è meglio non farli e sfruttare quei pochi soldi investiti, in altro.
CI AUGURIAMO CHE LA PROSSIMA DOMENICA NON VENGA CHIUSA LA NOMENTANA PER FAR SPAZIO A QUATTRO BANCARELLE (non degne del nome mercatino natalizio) E CHE SE NELLE PIAZZE CI SARANNO AMBULANTI CHE SIANO PERSONE CHE NON VENDONO MATERIALI CONTRAFFATTI SENZA SCONTRINO MA CHE SIANO REALMENTE ARTIGIANI DA MERCATINO NATALIZIO.
15 dicembre 2014