Torna il nostro appuntamento giornaliero con il 20esimo episodio di Beauty and the Beast e lo spazio in cui diamo la parola a tutti i fan, con le riflessioni sull’episodio intitolato “Lieto Fine” affidate alla nostra lettrice e per l’occasione autrice, Elisa Podda.
Buona lettura
La normalità
In questo episodio è il tema dominante, per Vincent e Catherine, per JT e anche per Gabe.
Quante volte abbiamo affrontato l’argomento con Catherine, quante volte si è scontrata con la normalità, nel tentativo di tenere il piede su due staffe, stare con Vincent e continuare a fare una vita normale.
Quante volte ha percepito la mancanza delle cose normali per tutti (cinema, appuntamenti).
Quante volte ha dovuto farci i conti, stare con Vincent ha il suo prezzo.
Il punto fermo è che la normalità per Catherine è stare con Vincent, lei stessa ce lo dice in quella indimenticabile scena sul tetto.
La normalità di JT è avere un’intelligenza superiore alla media.
Stavolta si trova seriamente messo alla prova, deve aiutare il suo più caro amico e scoprire dove Gabe ha portato il corpo del testimone. Si trova perso, sente tutto il peso di non avere Vincent al suo fianco che con i suoi super-sensi riesce sempre a risolvere le situazioni.
Una brillante Tess gli pone la soluzione davanti agli occhi, con una delle mie battute preferite in questa stagione, “è l’ora di uscire dall’ombra, meno Robin e più Batman”.
vediamo così JT trovare la soluzione che già aveva, che era sempre stata dentro di lui, la soluzione naturale per una persona con le sue capacità e intelligenza.
JT, con il suo essere “normale” ricostruisce le mosse di Gabe, trova il luogo in cui è stato portato il corpo del testimone e intuisce cosa possa essere accaduto.
La normalità per Gabe è essere cattivo e calcolatore. Non ho mai creduto alla sua redenzione, non l’ho mai trovato credibile nemmeno per un momento, a tratti era addirittura imbarazzante.
In questo episodio è a suo agio più che mai, sicuro e determinato nel suo piano per proteggere Catherine che ormai è solo un pretesto.
Riavere Catherine è un’utopia, ma non può più fermarsi, nemmeno per un attimo si mette in discussione, la sua normalità è avvolta dal suo perfido disegno. Distruggere Vincent.
Ma qual è la normalità per i nostri VinCat?
Vincent si nasconde, lui e Catherine hanno il fiato sul collo, ogni mossa può essere quella falsa, ogni momento può essere quello sbagliato, in ogni istante rischiano di perdere tutto.
Il desiderio di essere tranquilli è talmente forte da desiderare di allontanarsi da tutto e da tutti, andare via lontano, consapevoli che non si lasciano alle spalle niente di buono.
Quando l’agente Knox propone il programma di protezione dei testimoni, Vincent e Catherine si guardano a lungo incerti, dubbiosi.
Ma mentre spiegano a Tess e JT è proprio Vincent a dire che in questo modo avranno la possibilità di vivere la vita normale che hanno sempre voluto.
Si trovano paracadutati nella situazione che appare a tutti gli effetti come la migliore per loro di tutta la stagione:
una bella casa, un anello al dito, un’identità pulita e priva di sospetto, una bella macchina, professioni interessanti e rispettabili. Il ritratto di una vita felice, il ritratto della tranquillità.
Eppure i nostri VinCat appaiono per la prima volta più lontani che mai, impacciati, incapaci di parlare senza avere discussioni.
Si sentono strani, è strana la fede al dito, l’aria non è inquinata, la notte silenziosa…
Nessuno li conosce, ma sono imbarazzati e diffidenti coi vicini di casa, tutto quello che hanno sempre desiderato non li fa sentire né meglio né confortevoli.
Forse in un episodio intitolato Lieto fine e in una situazione in cui sono finalmente soli e senza interruzioni, ci aspettavamo la nostra coppia preferita in scene romantiche e da brividi, ma non sarebbe stato coerente con loro e con la loro storia.
Vincent e Catherine stanno ponendo uno dei mattoni più solidi nella loro relazione.
Stanno trovando la loro normalità.
Ma per farlo devono guardare bene dentro loro stessi.
La situazione si fa esplosiva quando l’omicidio del vicino, diventa una caso da risolvere.
E’ più importante aiutare il prossimo e fare giustizia? O nascondersi e proteggere la propria identità?
Catherine non ha dubbi su cosa è importante per lei e non riesce a stare ferma, non può non essere un poliziotto, risolvere un caso e ottenere giustizia.
Vincent tenta di resistere, di proteggere la copertura, ma non può lasciare sola Catherine, non può non salvarla quando si trova in pericolo.
Sullo scontro con lo stereotipo di normalità trovano la frattura e sull’essere se stessi ritrovano il loro fondamento, perché non sono niente se si dimenticano chi sono veramente, non sono felici se non fanno la cosa giusta, questa è la loro normalità.
Con un magnifico abbraccio e un dolcissimo “Vieni qui” ritrovano il loro equilibrio e ci regalano la scena più dolce e romantica di tutta la puntata.
Li rivediamo di nuovo complici e disinvolti, mentre passeggiano insieme per le strade della loro città, a casa. Sicuri e consapevoli di aver trovato la loro strada insieme, la loro normalità, sapendo che se saranno se stessi in qualsiasi situazione o difficoltà troveranno la via d’uscita, mentre scappare e nascondersi non sarà mai un’opzione per loro.
di Elisa Podda
10 dicembre 2014
10 Dicembre 2014 @ 21:22
“Li rivediamo di nuovo complici e disinvolti, mentre passeggiano insieme per le strade della loro città, a casa. Sicuri e consapevoli di aver trovato la loro strada insieme, la loro normalità, sapendo che se saranno se stessi in qualsiasi situazione o difficoltà troveranno la via d’uscita, mentre scappare e nascondersi non sarà mai un’opzione per loro.” Parole sante‼
10 Dicembre 2014 @ 21:39
Elisa sei bravissima e spero, in futuro, di leggere altre tue recensioni,
10 Dicembre 2014 @ 21:43
Grande articolo Elisa! Hai proprio ragione! Qualunque cosa accada, in qualsiasi posto si trovino, il loro destino è di stare insieme, affrontando ciò che la vita riserva loro, senza paure e supportandosi a vicenda! Perché l’unica cosa che conta è l’amore che provano l’uno per l’altra! E non importa se non ci sono case e macchine di lusso! Basta un tetto!
10 Dicembre 2014 @ 22:07
Bell articolo Ellisa!! con tanti ostacole dalla loro vita il nostra amata VinCat e destino di stare insieme per bene o per male!! il loro amore e piu forte che mai! grazie!
10 Dicembre 2014 @ 22:31
wow Elisa, che bello il tuo articolo, continua per noi beasties
10 Dicembre 2014 @ 23:23
Grande Elisa… Ottima recensione!!!
10 Dicembre 2014 @ 23:25
Grande Elisa sei stata davvero bravissima meravigliosa recensione i nostri VinCat ora sanno chi sono ma soprattutto sanno che insieme sono forti più mai.
10 Dicembre 2014 @ 23:31
“Sullo scontro con lo stereotipo di normalità trovano la frattura e sull’essere se stessi ritrovano il loro fondamento, perché non sono niente se si dimenticano chi sono veramente” Ti cito alla lettera, Elisa, per ringraziarti di questa bellissima recensione, perché le tue parole dicono tutto di quanto questo episodio sia rilevante nel percorso che Catherine e Vincent stanno compiendo, perché è proprio un percorso alla riscoperta di se stessi, individualmente, e come coppia. Grazie
11 Dicembre 2014 @ 15:21
E chi se la perde la recensione di Elisa!?!?!?!? Bellissima complimenti! Grazie!
12 Dicembre 2014 @ 22:58
Brava Elisa, bellissima la tua recensione, spero di poterti leggere anche nella 3 serie, grazie!!!