Carlo Verdone, che con il grande Albertone ci ha lavorato, che ne è stato prima su pellicola e poi nella carriera figlio putativo, da poco entrato quale membro del cda della Fondazione Alberto Sordi, ha fatto una promessa alla città di Roma: “Restituiremo ai romani il genio di Alberto Sordi. Faremo della sua villa di Caracalla, che rimarrà intatta, un museo aperto al pubblico. Conterrà gli oggetti personali, i ricordi, i mobili e perfino i vestiti del grande attore. Per me è un onore e una gioia occuparmi del progetto e lo farò senza percepire compensi. Gratis et amore Sordi“. Queste le parole dell’attore e regista romano, impegnato al momento nella scrittura di una nuova sceneggiatura a Il Messaggero. Dal 12 ottobre scorso, infatti, l’artista è impegnato in prima persona, insieme alla fondazione, nel comservare la memoria e i cimeli di Sordi, oltre che amministrare l’ingente patrimonio ereditato dopo la morte di Aurelia Sordi, sorella di Alberto. La Fondazione Sordi è presieduta dall’ex procuratore aggiunto di Roma, Italo Ormanni.
15 dicembre 2014