Ieri sera la Lazio si è riunita per la tradizionale cena di Natale, che quest’anno si è svolta in un noto locale dell’Eur, lo Spazio Novecento. I biancocelesti si sono goduti la serata consapevoli di essere al terzo posto in classifica (26 punti come Sampdoria e Genoa) e con la voglia di continuare a stare in alto. Durante la serata ci sono stati diversi interventi e non sono mancati dei riferimenti al mercato di gennaio. Gentiletti dovrà stare fuori ancora un paio di mesi e in casa Lazio si pensa a un giocatore da affiancare a De Vrij, che quest’anno ha già fatto coppia con diversi giocatori (Ciani, Radu, Novaretti, Cana) a causa dell’emergenza infortuni che ha colpito la squadra.
In questo clima festoso ha rilasciato alcune dichiarazioni Lotito, il presidente della società: “Abbiamo l’obiettivo di rilanciare la Lazio ai vertici internazionali. Abbiamo costruito una squadra che riteniamo competitiva, mettiamo in cantiere anche la possibilità di intervenire sul mercato, se ci fosse la necessità. I fatti ci stanno dando ragione, anche alla luce delle nuove norme che sono state introdotte o che verranno applicate. Mi riferisco al fair play, alle rose da 25 giocatori che portano solo vantaggi”. Lotito predica calma, la Lazio può fare bene in campionato, ma non bisogna farsi prendere dall’euforia: “Vogliamo rimanere con i piedi per terra e pensare a una partita per volta. Alcune partite che sembravano più abbordabili si sono rivelate invece più ostiche, come ad Empoli. Dobbiamo mantenere attenzione, determinazione, spirito di gruppo, spirito di sacrificio e molta umiltà per centrare certi obiettivi”. In chiusura il numero uno della Lazio ha parlato anche del mercato e non si è sbilanciato molto: “Il calciomercato apre il 1 gennaio, sarebbe fuori luogo parlarne ora. Siamo qui per festeggiare il Santo Natale. Questa società sta mostrando una crescita esponenziale, col tempo arriveranno anche i risultati sportivi”.
Meno criptico Igli Tare, che ha detto chiaramente che a gennaio la Lazio porterà alla corte di Pioli un difensore centrale: “Oggi c’è tanto entusiasmo, Pioli s’è messo in prova, ha accettato una nuova avventura con questo nuovo gruppo, con qualche difficoltà, ma abbiamo mostrato grandi potenzialità. Non è difficile, oggi la cosa più importante è avere le idee chiare. Il futuro di questa società è portare gente di qualità per continuare a crescere. Noi siamo una società che vuole andare avanti anche nei momenti difficile. Stiamo lavorando per trovare soluzioni per giocatori come Novaretti e dobbiamo sistemare la difesa con un nuovo rinforzo. L’identikit? Non è importante se è italiano o straniero, giovane o vecchio. È importante che possa essere di prospettiva e dare un aiuto alla squadra. Non è un segreto, abbiamo diverse trattative in corso, ma finché le cose non si concludono non posso dare notizie sbagliate”.
Poi Tare ha parlato delle differenze tra la Lazio della scorsa stagione (sia quella di Petkovic che quella di Reja) e quella attuale: “L’anno scorso abbiamo avuto due facce diverse, ma solo quella del girone di ritorno era vera. Le difficoltà della passata stagione ci hanno insegnato tanto. Abbiamo creato una squadra competitiva per centrare i nostri obiettivi, non sarà facile perché è un campionato molto equilibrato e con tante concorrenti dirette. Ma siamo fiduciosi di poter far felici i nostri tifosi“. Poi un commento sui giovani biancocelesti: “Roma è una piazza molto esigente, che non permette ai giocatori di crescere. Felipe ha qualità elevate per il campionato italiano, ma doveva crescere sotto l’aspetto caratteriale. Nonostante la ricca concorrenza, ha saputo aspettare il suo momento e ha ancora ampi margini di miglioramento. Però dobbiamo essere intelligenti – ha detto Tare – con lui e Keita. Sia la società che i tifosi devono trovare il giusto metro di giudizio con loro, perché sono convinto abbiano un grande futuro“.
Non è mancato il commento di Stefano Pioli, che ha parlato della Lazio come la sua grande opportunità: “Abbiamo avuto un inizio difficile, poi siamo risaliti. Dove siamo adesso è un risultato parziale che ci interessa fino a un certo punto, vogliamo guardare avanti e sappiamo che sarà una lotta molto difficile con tanti avversari che hanno i nostri stessi obiettivi. Ci aspettano tanti scontri diretti, siamo dentro a questa lotta e ci vogliamo rimanere. Non siamo più forti delle nostre concorrenti, ma neanche più deboli. Vogliamo rimanere nelle prime cinque posizioni. È molto più difficile per voi che per me. Ho grande fortuna ad allenare questi professionisti, posso scegliere tranquillamente perché so che sono sempre a disposizione. Con il club c’è un confronto quotidiano, ci sono le idee chiare su come intervenire. L’infortunio di Gentiletti ci ha condizionato, era l’unico centrale mancino. Credo che si andrà a cercare un difensore abile a giocare sul centro-sinistra”.
15 dicembre 2014