“Dopo essere più volte intervenuto mi tocca constatare che anche oggi continuano le aggressioni giornalistiche nei miei confronti“. A dirlo il deputato del PD Umberto Marroni. “Su un quotidiano, infatti, vengono rievocate foto d’epoca o spezzoni di intercettazioni, sempre le stesse, estrapolate dal contesto senza riportare le mie dichiarazioni di questi giorni. È ormai evidente che tali ricostruzioni siano dettate più dal clima di scontro di potere sul futuro del Campidoglio, che dalla necessità di fare piena chiarezza su quello che è materia di indagine, e che grazie al serio lavoro della Procura di Roma permetterà di individuare reati connessi ad una delle pagine più vergognose della storia di Roma che ha legato la parola mafia alla Capitale d’Italia“.
“Incuriosisce poi il fatto che questi articoli riguardino spesso il ruolo di esponenti PD, non indagati, e che invece non si cerchi di capire a quando risalgono i rapporti criminosi, tra Salvatore Buzzi – aggiunge Marroni – che molti conoscevano come presidente di una cooperativa esempio per il recupero e l’integrazione al lavoro di fasce svantaggiate, e il Massimo Carminati, che non sapevo chi era, non ho mai conosciuto, neanche per interposta persona, e che invece criminale era già, e che ha potuto girare ed operare a Roma rapportandosi con ambienti di destra ed istituzioni in modo indisturbato negli anni passati come emerge da alcuni articoli di giornale e dalla inchiesta stessa che fortunatamente sta cercando di fare piena chiarezza anche su questa questione. Naturalmente, come ho già riferito nei giorni scorsi ho dato mandato a procedere per le vie legali al fine di tutelare la mia persona e la mia attività politica tesa sempre alla tutela dell’interesse dei cittadini e delle istituzioni“.
13 dicembre 2014