“Il giorno 24 dicembre a Piazza Santi Apostoli dalle 10 alle 13, a seguito dell’apertura dello stato di agitazione, si terrà un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori delle Cooperative Sociali coinvolte nell’inchiesta Mafia Capitale”. Lo affermano in una nota congiunta i segretari generali Fp Cgil, Natale Di Cola, Cisl Fp, Roberto Chierchia e Uil Fp del Lazio, Sandro Bernardini. “Il presidio organizzato dalle Funzioni Pubbliche di Cgil Cisl e Uil ha lo scopo di incontrare il Prefetto al fine di concretizzare un piano straordinario di emergenza per gestire la grave situazione che sta investendo le centinaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti, garantendo loro il posto di lavoro attraverso la proroga di servizi in scadenza e il ripristino dei servizi interrotti e sospesi e sbloccando le risorse necessarie per il pagamento degli stipendi e delle tredicesime – si legge nel comunicato – A titolo del tutto esemplificativo ad oggi risultano sospesi i servizi Superabile (appalto Inail gestito dal Consorzio Co.In ), servizi amministrativi della Asl Rm A ( appalto gestito dalla Cooperativa Formula Sociale) e a rischio interruzione i servizi erogati nei centri di accoglienza per immigrati e senza fissa dimora (appalti gestiti dalla Cooperativa Sociale Abc) i cui contratti scadono il prossimo 31 dicembre, oltre al blocco delle risorse che sta determinando la sospensione del pagamento delle retribuzioni e delle tredicesime. Se si continuerà a procedere in questa direzione si rischia l’effetto domino a danno esclusivo di persone innocenti. Tra l’altro la mancanza di trasferimenti finanziari rischia di produrre nel breve periodo l’esplosione dei centri di accoglienza nei quali iniziano a scarseggiare farmaci e beni di prima necessità con rischi per l’ordine pubblico e l’incolumità di chi vi opera. Chiediamo un tempestivo intervento del Prefetto e delle Istituzioni pubbliche affinché, in attesa di nuove e trasparenti gare di appalto che prevedano le clausole sociali per la piena tutela occupazionale, si operi per mantenere lavoro e servizi e lo sblocco delle risorse necessarie per pagare gli stipendi e le tredicesime. Non possono essere i lavoratori gli unici a pagare il prezzo degli illeciti perpetrati da altri!”.
23 dicembre 2014