L’ex direttore del carcere di Sulmona Silvia Pesante, che proprio ieri ha lasciato l’incarico, lascia questa dichiarazione all’Ansa, in riferimento alle intercettazioni nelle quali Mario Zurlo, e il braccio destro di Massimo Carminati, Riccardo Brugia parlano senza fare nessun nome di una “bionda direttrice del carcere di Frosinone”: “È una enorme falsità, una mascalzonata e basta, serve solo a gettare polvere su di me o sul volontariato. Io con la ’29 giugnò non ho mai lavorato e mai avuto nulla in comune“.
La Pesanti era direttrice in quel periodo del carcere di Frosinone. Aggiunge: “Sono pronta a querelare chiunque segua illazioni del genere certi accostamenti sono vergognosi. Ho avuto contatti con certa gente, per via del mio lavoro, ma so anche che si tratta di un “certo tipo di gente”, mentre per fortuna la buona parte del volontariato che opera coi detenuti è sana. Sono strutture con le quali, dove ho lavorato, mi sono trovata bene. Il mio avvicendamento a Sulmona poi fa parte delle disposizioni: lì ero provvisoria, in attesa di altro incarico, così come chi mi ha sostituito. Si è trattato di un normale passaggio di consegne“.
Queste sono alcune delle intercettazioni telefoniche di Riccardo Brugia e Mario Zurlo che parlano di Luigi Ciavardini, ex Nar già condannato a 30 anni per essere stato ritenuto esecutore materiale della strage alla stazione di Bologna, e di Silvia Pesante, ex direttrice del carcere del Frosinone.
Ciavardini è dal 2009 in stato di semilibertà e Silvia Pesante è stata sostituita ieri alla guida dell’istituto di pena di Sulmona, in quanto compare in un’intercettazione ambientale di una conversazione in un bar a Roma, allegata agli atti dell’inchiesta Mafia Capitale, tra l’imprenditore Mario Zurlo e il braccio destro di Massimo Carminati, Riccardo Brugia.
Massimo Carminati, ritenuto il boss della Cupola capitolina, era presente all’incontro avvenuto il 7 febbraio del 2013. Nella telefonata non viene mai pronunciato il nome della Pesante ma si fa esplicito riferimento ad una “bionda direttrice del carcere di Frosinone“. Zurlo dice a Brugia che “l’altro giorno è passato Luigi (Ciavardini precisa dopo, ndr) per farmi gli auguri e stava con una bionda in macchina, rideva“. Brugia chiede “ma che era un trans?” e Zurlo risponde: “no è il direttore del carcere di Frosinone, se la stava portando a casa… gli ho detto di stare attento perchè il giorno che non te la porti più a casa più questa te fa leva la semilibertà… perchè quella è un dipendente del Ministero degli interni“.
Infine, i due fanno anche alcuni apprezzamenti sull’aspetto fisico della donna (“non male, è carina“) poi Zurlo rivela a Brugia che Ciavardini “con la sua cooperativa sociale sta facendo tutti i lavori intorno al carcere, gli pulisce l’erba… c’ha tutto il verde esterno“.
13 dicembre 2014