“Procedere con i piedi di piombo“. E’ quanto dice il ministro dell’Interno Angelino Alfano in una intervista a Il Messaggero riguardo la possibilità di sciogliere il Comune di Roma per infiltrazioni mafiose. “Prima di avventurarci in qualsiasi valutazione occorre studiare la corposa ordinanza del procuratore Pignatone. Solo dopo saremo in grado di prendere una decisione ponderata con la massima attenzione possibile visto che si tratta, a maggior ragione, della Capitale del nostro Paese. Non si decide con emotività ma a seguito di precise, puntuali e non brevi valutazioni tecniche. Di una cosa sono convinto: va riformato il sistema delle municipalizzate“.
“Si resta colpiti – dice Alfano – nel leggere gli atti dell’inchiesta, nel sentire alcune intercettazioni. Ma oltre non ci si può spingere, se non per ribadire che, per riconquistare il rapporto con i cittadini, è necessario contro coloro che rendono al Paese un’immagine distorta delle istituzioni. È la politica deviata il nemico da combattere. Le istituzioni sono il baluardo della libertà e della democrazia e bisogna preservarle dalla politica deviata, salvo il principio per noi inderogabile della presunzione di innocenza“. E precisa: “Quanto sta emergendo non deve dettare ombre sul sistema d’accoglienza che vede impegnate sinergicamente istituzioni, realtà territoriali e mondo associativo“.
5 dicembre 2014
