“Alemanno fu messo sotto pressione dai gruppi interni alla maggioranza perché io rappresentavo un ostacolo. Io davo fastidio ad un sistema bipartisan. Non mi piace l’espressione cupola che viene usata in questi giorni. C’è una rete che dura da decenni che Alemanno non fu capace di interrompere ma che invece alimentò“. A dirlo è Umberto Croppi, ex assessore alla Cultura della giunta Alemanno al Gr di Tele Radio Stereo 92.7. “Non c’è bisogno di un giudice che capire che i 24 milioni di euro che escono per i campi rom non arrivano, basta andarli a vedere. Non c’è bisogno di un giudice per capire che i 30 mln di euro che si si danno per l’emergenza abitativa che non fanno parte di questa inchiesta non vengono spesi. È chiaro che qualcuno se li ruba“.
Poi Croppi punta anche a sinistra: “Durante la manovra d’aula in Consiglio Comunale, quando si approva il bilancio, con un maxi-emendamento vengono appostate delle cifre, quest’anno 6 mln di euro solo per la cultura, che poi sono ad appannaggio dei singoli consiglieri divisi per quote per la realizzazione di vari progetti che non sempre si realizzano. Quando denunciai questa cosa, Patanè sul suo blog mi rispose che ero un moralista della domenica e che la manovra d’aula era doverosa“.
4 dicembre 2014