“Con sconcerto ho appreso che nei miei confronti è stata aperta un’indagine giudiziaria nell’ambito di una maxi-inchiesta dai risvolti inquietanti. Nel dichiararmi totalmente estraneo a quanto emerge in queste ore dalle indagini, per correttezza verso la città e verso l’amministrazione comunale ho deciso di dimettermi dall’incarico che mi onoro di servire, rimetto pertanto da subito a disposizione dell’Assemblea Capitolina che mi ha eletto la mia carica. Nell’esprimere piena fiducia nel lavoro della magistratura sono certo che dalle inchieste in corso emergerà con chiarezza la mia totale estraneità ai fatti contestati“. Così il Presidente dell’Assemblea Capitolina Mirko Coratti, coinvolto nell’indagine della Procura su una holding criminale e mafiosa radicata nella Capitale. Le sue dimissioni dopo quelle di un altro indagato nel Pd, l’assessore Ozzimo. E nel partito è caos.
“Non so se sia un terremoto sul Campidoglio ma chiaramente delinea un quadro veramente imbarazzante“. Lo dice il capogruppo del Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo in merito all’indagine della Procura su una holding criminale e mafiosa radicata nella Capitale. “Piena fiducia nell’operato della magistratura – aggiunge Panecaldo – Certo questa cosa la si vive male perché stavamo vivendo, dopo la conferenza programmatica del Pd, una fase di grande speranza, di entusiasmo. Questo non ci fermerà ma andremo avanti a testa alta“.
Duro anche il segretario Pd Lazio Fabio Melilli: “Emergono in queste ore a Roma intrecci tra mafia e politica che lasciano tutti noi esterrefatti. Di fronte a uno scenario così inquietante è necessario agire con fermezza. Alla Procura di Roma va il plauso per aver fatto luce su fatti criminosi di così grande rilevanza. È bene che si vada fino in fondo per riportare legalità e trasparenza nella vita pubblica. Il Partito Democratico non può che essere al fianco della magistratura senza alcun tentennamento“.
2 dicembre 2014