Nel ristorante Bar Marco, di Pittsburgh, la novità: i clienti non saranno più obbligati a lasciare la mancia al cameriere. Verrà attuato un piano di compensazione che prevederà un salario di 35 mila dollari all’anno, inclusa l’assistenza sanitaria, due giorni di riposo a settimana e le vacanze pagate; questo progetto inizierà ad aprile e tutti i dipendenti hanno già sottoscritto il contratto. Il cofondatore del locale, Bobby Fry, ha commentato l’iniziativa asserendo: “Se vogliamo mantenere lo slancio, dobbiamo prenderci cura di coloro che ci hanno portato fino a qui”, e aggiunge: “L’America deve finalmente capire che il lavoro nella ristorazione è una professione vera e propria”.
Sul Web la notizia ha fatto scalpore: se in Italia il contributo è sempre stato facoltativo, negli USA, la quota è ancora obbligatoria e corrisponde al 10-15% del conto. La decisione di Pittsburgh, quindi, potrebbe modificare questa legge anche in altri Stati americani. Una rivoluzione per un settore consolidato da anni, composto da “tipped workers”, senza mai un contratto a tempo pieno. I prezzi del menù non muteranno, se non per i piatti più elaborati, e il ristorante passerà all’autoproduzione, offrendo prodotti di degustazione di carni e vini di propria creazione. “È toccante e incredibile”, il commento su Facebook della dipendente del ristorante Csilla Marie Thackray, contenta di questa innovazione, la prima nel suo genere. La domanda che ci si pone è proprio questa si arriverà gradualmente, in America, all’estinzione delle mance obbligatorie?
di Lidia Marino
19 gennaio 2015