Allarme terrorismo Roma: sebbene la minaccia non sia imminente, il sindaco Marino lamenta la necessità di una sorveglianza più serrata, che non è stata ancora garantita. “Il prefetto ha richiesto 500 uomini in più in questo momento per la sorveglianza dei siti sensibili e 85 militari per la sorveglianza delle 63 stazioni delle linee delle metropolitane di Roma. Rispetto però a queste richieste, è una nota negativa che questi uomini non siano ancora stati trasferiti nella Capitale”, ha spiegato il sindaco.
Avendo un’insufficienza di organico superiore ai 10mila uomini, l’arrivo dei 500 uomini risulta necessario per la sicurezza a Roma, che altrimenti si vedrebbe scoperta. Per Marino “questo è un evidente elemento di preoccupazione: se c’è un aumento della soglia di allarme è chiaro che gli uomini debbano essere trasferiti dal ministero dell’Interno e della Difesa adesso, non in primavera. Per questo mi metterò in contatto sia con il ministro dell’Interno sia con quello della Difesa per supportare questa opportuna richiesta del prefetto di Roma”.
Sono stati questi gli argomenti affrontati ieri pomeriggio in un Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura, alla quale hanno partecipato anche a coloro che si occupano di attività sanitarie, nonché il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“È stato un incontro molto opportuno,” spiega Marino, “io e Nicola Zingaretti avevamo richiesto al prefetto di convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza allargato anche a coloro che si occupano delle attività sanitarie nella nostra città. Il prefetto ci ha rassicurati del fatto che in questo momento le informazioni che si hanno dal ministero dell’Interno tenderebbero a smentire una possibilità imminente di attacchi terroristici nella nostra città ha detto. “Ci siamo concentrati molto sull’organizzazione dell’assistenza sanitaria. Il caso scolastico che è stato utilizzato dal prefetto e dalle altre forze dell’ordine come ipotesi di studio per un’emergenza è l’esplosione di una bomba in uno dei siti sensibili della nostra città, e ci è stato mostrato con delle diapositive come verrebbero organizzati i soccorsi suddividendoli in aspetti di natura sanitaria e di natura organizzativa delle forze dell’ordine” ha spiegato. Il commento in merito è positivo: “Sotto la gestione Zingaretti rispetto al passato ho avuto rassicurazioni che l’Ares 118 ha in tempo reale con un aggiornamento telematico ogni 6 minuti la disponibilità dei posti letto di rianimazione in tutta la nostra città, questo è positivo per ciascun cittadino rispetto al sistema di appena un anno e mezzo fa, quando bisognava inviare fax. È uno straordinario passo avanti”.
di Lidia Marino
20 gennaio 2015