Amedeo Modigliani, all’anagrafe Amedeo Clemente Modigliani, soprannominato Modì e Dedo, è stato un pittore e scultore italiano nato il 12 luglio 1884 a Livorno e morto il 24 gennaio 1920 a Parigi.
Modigliani era il quartogenito di Flaminio Modigliani ed Eugènie Garsin, due ebrei sefarditi. Alla sua nascita la famiglia non stava passando un periodo roseo dal punto di vista economico e lui, dopo che l’impresa del padre è andata in bancarotta, è cresciuto in povertà. Ma grazie alla scuola materna ed elementare fondata dalla madre la famiglia Modigliani è riuscita ad evitare il tracollo economico. Proprio lei si è occupata dell’istruzione dei figli. Negli anni dell’adolescenza Modì ha iniziato ad avere vari problemi di salute: dalla febbre tifoide alla tubercolosi e infine la depressione. Proprio la sua salute precaria l’ha portato a stare spesso dentro casa.
In quegli anni si è anche appassionato alla pittura e ha frequentato lo studio di Guglielmo Micheli, un pittore livornese. Nel 1902 si è iscritto alla Scuola libera di Nudo, Firenze, e un anno dopo si è traasferito a Venezia per frequentare le Belle Arti. Tre anni dopo, tornato da unbreve viaggio in Inghilterra, è partito alla volta di Parigi, dove ha iniziato a vivere in un quartiere abitato principalmente da artisti.
Proprio nell’ambiente parigino ha trovato grandi stimoli ed è riuscito ad esporre le sue prime opere nel 1908. Durante il soggiorno a Parigi si è cimentato nei primi ritratti e ha incontrato Constantin Brâncuși, grazie al quale si è appassionato alla scultura. Nel 1912 alcune sue sculture sono state esposte al Salone d’autunnoo, ma proprio la polvere causata dalla scultura non ha fatto altro che peggiorare la tubercolosi di Modigliani, che per questo è stato costretto a concentrarsi sulla pittura.
La prima mostra personale di Modì c’è stata nel dicembre del 1917, ma i nudi posti in vetrina hanno scandalizzato il capo della polizia che l’ha costretto a chiudere la mostra in poche ore. Lo stesso anno gli è stato comunicato di aver avuto un figlio da una sua ex amante, ma il pittore non ha mai riconosciuto quel bambino. Un anno dopo è diventato padre di Jeanne, avuta da Jeanne Hébuterne, donna che è stata il suo grande amore. Trasferitosi in Provenza con la famiglia ha vissuto un periodo buio dal punto di vista economico dato che i quadri che riusciva a vendere (pochi), li vendeva a pochi franchi. In più, quei pochi soldi finivano per finanziare l’alcol e la droga di cui faceva uso.
Nel 1919 è tornato a vivere a Parigi e lì lui e Jeanne hanno iniziato a dipingere i ritratti l’uno dell’altra, ma anche ritratti con loro due insieme. Nel gennaio del 1920 Modigliani, delirante, è stato ricoverato all’Hôpital de la Charité a causa di una meningite tubercolotica. Al sorgere del sole del 24 gennaio 1920 è morto circondato dagli amici e da Jeanne, che nel frattempo aspettava il secondo figlio da Modigliani. Modì è stato sepolto nel cimitero di Père Lachaise e accanto lui riposa Jeanne, che il giorno dopo la sua morte si è gettata da una finestra del quinto piano della casa dei suoi genitori.