Buon compleanno alla S.S. Lazio (Società Sportiva Lazio, denominazione presa nel 1925), che è stata fondata il 9 gennaio 1900 come Società Podistica Lazio in Piazza della Libertà, Roma, da nove ragazzi della Capitale, tra cui Luigi Bigiarelli, atleta podista che, come altri suoi amici, voleva partecipare al Gran Premio del Re, una marcia di 20 km nella zona di Castel Giubileo riservata ai soli atleti tesserati. Proprio l’impossibilità di potersi iscrivere a uno dei circoli romani ha spinto Bigiarelli a fondare la propria società nel rione Prati. Scelto il nome (Lazio e non Roma per distinguersi dalla Società Ginnastica Roma) si è passati alla scelta dei colori, bianco e celeste, che richiamano i quelli greci, da sempre patria delle Olimpiadi, e dello stemma, un’aquila come simbolo della potenza di Roma.
Il calcio nei primi anni è stato praticato a livello locale poiché non c’erano altre squadre da affrontare; nel 1908 si è affiliata alla FIF (Federazione Italiana Football, oggi FIGC) e a partire dal 1910 ha partecipato alle competizioni federali e in seguito ha disputato la Prima Categoria. Nel primo decennio del Novecento la Lazio si è aggiudicata tre Campionati dell’Italia Meridionale e per quattro volte è arrivata nella finalissima del torneo nazionale, ma non è mai riuscita a vincere (nel 1915 a causa delle prima guerra mondiale che ha portato alla sospensione delle partite).
Il 1927 è stato un anno importante perché, grazie al Generale Giorgio Vaccaro, la Lazio è stata la sola società della Capitale a non fondersi in un unico club voluto dal regime fascista, l’A.S. Roma.
“La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è. Prima è nata la Lazio: i tifosi sono venuti dopo. Per gli altri c’erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare“. (Giorgio Vaccaro)
Il primo campionato di Serie A disputato dai biancocelesti risale al 1929, e a guidare la squadra c’era Silvio Piola, attaccante che ha segnato più gol in Seria A fino ad oggi. Ma in quegli anni la formazione è riuscita a piazzarsi al secondo posto nella stagione 1936/37 e giocato la finale della Coppa dell’Europa Centrale, persa contro una squadra ungherese. Gli anni Quaranta sono stati altalenanti, si è passati dai piazzamenti dietro alle grandi del Nord ad anni più sofferenti e anonimi in cui i biancocelesti si sono piazzati a metà classifica. Anche gli anni Cinquanta non hanno portato risultati più importanti, ma nel ’58 la Lazio ha vinto la Coppa Italia, primo trofeo ufficiale. Gli anni Sessanta hanno visto la Lazio retrocedere in Serie B (1961) e ritornare nella massima serie dopo due anni, ma in seguito è arrivata una nuova retrocessione. Risalita in Serie A la squadra ha sfiorato lo scudetto nellla stagione 1972/73, perso nell’ultima gara.
La banda Maestrelli – La stagione 1973/74 ha visto la Lazio dell’allora presidente Umberto Lenzini aggiudicarsi il primo scudetto della storia della società il 12 maggio 1974. Maestrelli è riuscito a gestire al meglio il gruppo guidato da Chinaglia, Wilson, Pulici, Martini, Re Cecconi, Frustalupi ecc… nonostante la spaccatura dello spogliatoio in due gruppi ben distinti. Ma subito dopo la Lazio si è sgretolata a causa di vari eventi, dalla morte di Re Cecconi e Maestrelli al trasferimento improvviso di Chinaglia negli Usa.
Gli anni Ottanta si sono aperti con la retrocessione stabilita dal Giudice Sportivo in seguito allo scandalo del Totonero, scommesse illecite. Tre stagioni in Serie B e la Lazio è tornata in Serie A, anche se poi nel 1985 è nuovamente retrocessa.
La Lazio del meno 9 – Nel 1986 a causa di altre scommesse illecite è stata penalizzata di 9 punti e la squadra guidata dal tecnico Fascetti e dall’attaccante Fiorini è riuscita a non retrocedere in C negli spareggi contro Taranto e Campobasso. Tornata in Serie A la Lazio ha cominciato a competere per la zona alta della classifica.
L’era Cragnotti – Sergio Cragnotti, diventato presidente nel 1992, è il presidente che ha portato la Lazio ai vertici in Italia e in Europa, segnando un’era indimenticabile per i tifosi. Dopo ottimi piazzamenti una Coppa Italia vinta, una Coppa UEFA persa contro l’Inter , gli anni Novanta si sono chiusi in polemica per la vittoria dello scudetto del Milan (un punto in più delle aquile), causata da presunti favoritismi nei confronti della società rossonera. Quell’anno la squadra ha vinto la Coppa delle Coppe contro il Real Mallorca e la Supercoppa UEFA contro il Manchester United. Ma nel 2000 la Lazio ha vinto il suo secondo scudetto e la Coppa Italia, rivinta anche nel 2004. Il secondo tricolore vinto grazie all’ultima gara ha visto un Olimpico pieno in attesa del risultato di Perugia, dove la Juventus stava giocando per aggiudicarsi lo scudetto. Una partita giocata sotto una pioggia battente e a rischio sospensione. Ma alle 18.04 la squadra e gli 80mila tifosi hanno potuto gioire.
La Lazio, primo club italiano quotato in borsa, ha dovuto affrontare gravi problemi finanziari di Cragnotti e per questo la squadra ha subìto dei cambiamenti, cessioni illustri come Nesta. Chiusa l’era Cragnotti è subentrato Ugo Longo, ma la Lazio in quegli anni ha rischiato la bancarotta.
La gestione Lotito – Grazie a Lotito la Lazio ha ritrovato stabilità ed è riuscita a salvarsi. Anni di contrasto tra presidente e tifosi, ma la squadra nella stagione 2006/07 si è qualificata in Coppa UEFA, anche se poi è stata estromessa a causa dello scandalo Calciopoli. L’anno dopo è arrivata la qualificazione in Champions e nel 2009 il primo trofeo della gestione Lotito, la Coppa Italia, seguita dalla Supercoppa. Il 2010 è stato un anno nero e la Lazio, guidata dal 9 febbraio da Reja, è riuscita a salvarsi alla penultima giornata di campionato. In seguito sono arrivati piazzamenti alti e qualificazione in Europa, ma Reja ha sempre mancato, per poco, la qualificazione in Champions League. Nel 2012 è subentrato a Reja Petkovic e con lui la squadra conquista la Coppa Italia del 26 maggio 2013, quella disputata contro la Roma. Ma la stagione successiva il tecnico non ha ottenuto grandi risultati e a gennaio è tornato Reja, che è rimasto fino a fine stagione. Dal 2014 l’allenatore è Stefano Pioli.
9 gennaio 2015