I vigili assenti a capodanno a Roma? “La maggior parte hanno donato il sangue e, come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro degli enti locali, erano esentati dal servizio“. A dirlo è Franco Cirulli, responsabile Uil polizia municipale di Roma Capitale, che risponde così al messaggio lasciato su Twitter dal ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia, che ha annunciato l’attivazione dell’ispettorato del ministero della Funzione Pubblica per accertamenti violazioni e sollecito azioni disciplinari. E spiega il perché delle assenze proprio in un giorno così complicato: “Chi ha bisogno di sangue ne ha bisogno sempre, anche la notte di capodanno e di natale. Noi come sindacato, con senso di responsabilità abbiamo sospeso le assemblee, se i vigili hanno donato il sangue assentandosi in modo massiccio è perché glielo consente la legge“. Inoltre “c’era chi era malato e chi ha usufruito della legge 104“.
“Il sindacato più che sospendere le assemblee durante uno stato di agitazione non poteva fare – spiega Cirulli – Piuttosto quello su cui tutti dovrebbero interrogarsi è se sbagliano tutti i vigili che non riconoscono la leadership del comandante o se è lui che forse dovrebbe dialogare con i sindacati. Noi pensiamo che lo stato di cose è ricomponibile ma non dipende da noi“. Intano lo stato di agitazione va avanti: “Siamo stati convocati l’8 gennaio dall’amministrazione per parlare del contratto integrativo, che non è adeguato: si è risparmiato sulla pelle dei dipendenti per fare grandi eventi come il concerto di capodanno al Circo Massimo“.
2 gennaio 2015