Giornata della Memoria: cinema, teatro, mostre e incontri celebreranno l’argomento, per ricordare i 70 anni dalla liberazione dalla prigionia nazista, del 27 gennaio.
A Roma sono stati organizzati numeri eventi, che riguarderanno vari campi della cultura, nel tentativo di dare il giusto spazio al tema affrontato. Tali promozioni sono state attuate dall’Assessorato alla Cultura, dalla Casa della Memoria e della Storia, alla Casa del Cinema, alle Biblioteche, al Teatro di Tor Bella Monaca, e quelli delle grandi Istituzioni culturali della città, Musica per Roma insieme all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’ Auditorium, Teatro di Roma, eTeatro dell’Opera.
Come dichiarato dall’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli: “La cultura è lo strumento più immediato ed efficace per mantenere viva la memoria, per parlare alle giovani generazioni più distanti da questo dramma che l’Europa ha vissuto, per continuare a costruire una consapevolezza che tutto ciò non deve più avvenire. È il linguaggio dell’emozione che attraverso immagini, testi, voci, musica, tocca e non abbandona. Abbiamo per questo voluto e dedicato varie giornate e sono tanti gli appuntamenti importanti. Penso ai numerosi racconti che si avvicenderanno alla Casa della memoria e della Storia, al concerto del dell’Opera al teatro Palladium con Brundibár, opera realizzata presso il ghetto di Terezìn, al progetto vincitore del bando Roma Creativa dal titolo affidato al linguaggio dei giovani: #MEMORIAPRESENTE2015 – un hashtag per non dimenticare, ospitato anche all’interno del Liceo Ovidio, all’importante mostra al Complesso del Vittoriano La liberazione dei campi nazisti.
Paolo Masini, l’Assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione ha aggiunto: “Roma è stata una città ferita, con le deportazioni di migliaia di suoi cittadine e cittadini, e una città orgogliosa, che ha avuto un ruolo di primo piano nella lotta per la Liberazione contro il nazifascismo. Oggi è una città memore, che negli anni ha portato più di 6000 alunni delle scuole in visita ad Auschwitz-Birkenau e nel quartiere ebraico di Cracovia, e che ha messo in campo tantissime iniziative rivolte soprattutto alle nuove generazioni anche grazie alle preziose testimonianze dei Sopravvissuti.”
di Lidia Marino
21 gennaio 2015