Riguardo al caso delle multe fantasma e le accuse di corruzione, il sindacato dei tassisti asserisce: “Apprendiamo con soddisfazione la notizia del rinvio a giudizio di alcuni vigili del Gpit, accusati di aver rilasciato false autorizzazioni di noleggio in cambio di denaro e di aver ricattato conducenti di taxi ed ncc, per revocare loro delle sanzioni legate ad infrazioni commesse nell’esercizio servizio”.
Le strutture sindacali sono composte da UGL Taxi, Federtaxi Cisal, MIT, Sacat Coop. e Anar, costituite parti civili nel processo e difese dagli avvocati Alessandro Marcucci e Fabio Ramacci, unitamente alle strutture sindacali Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb settore taxi, Associazione Tutela Legale Taxi e Anaf – autonoleggiatori Fiumicino. E aggiungono: “Troviamo tuttavia vergognoso che Campidoglio e vigili urbani consentano all’imputato ed ex vigile Ciliberto, prosegue la nota, di circolare liberamente sul territorio della Capitale, alla guida di un mezzo abbinato ad un’autorizzazione di noleggio rilasciata da un comune che dista circa 600 km da Roma, quando avrebbe quantomeno l’obbligo di parcheggiare l’autovettura e iniziare ogni singolo servizio nel comune toscano che l’ha rilasciata”.
“Davanti a questa situazione di sfascio totale, il sindaco Marino e l’assessore Improta, mostrano una sostanziale indifferenza che, di fatto, consente ai più furbi di agire indisturbati, a tutto danno degli operatori regolari. Irregolarità e abusi, infatti, dilagano in tutti i settori, con un amministrazione comunale totalmente impotente, incapace di governare i propri organi di controllo che spesso sono incrostati anche da infiltrazioni malavitose. Purtroppò – conclude la nota – solo la magistratura ordinaria, in questa fase buia della vita delle istituzioni democratiche della nostra città, riesce a fare un minimo di luce, rappresentando un barlume di speranza per quei cittadini onesti che ancora credono di poter vivere in una Paese normale”.
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di Lidia Marino
19 gennaio 2015