Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti promuove una nuova rete oncologica regionale, contenuta nel decreto da lui firmato, per prevenire e curare il “tumore alle mammelle”. Gli obiettivi prefissati sono quelli di superare le attuali criticità dovute alle carenze di coordinamento, alla frammentazione dei centri, alle duplicazioni e ai lunghissimi e significativi tempi di attesa. La nuova rete è articolata su 39 centri di screening, nei quali le donne tra i 50 e i 69 anni, ogni due anni, devono effettuare ecografie mammarie se è stato richiesto nella propria ASL di appartenenza. Qui, la mammografia di screening viene refertata alla Struttura di Diagnostica Clinica, che si occupa anche della prevenzione oncologica per le donne asintomatiche tra i 40 e 49 anni e le ultrasettantenni, degli accertamenti diagnostici di donne sintomatiche, della fase pre-chirurgica e quella terapeutica, dell’assistenza diagnostica delle stesse che sono ritenute ad alto rischio e infine dei controlli post – operatori. La rete racchiude in sè, inoltre, 36 strutture di diagnostica clinica e 15 centri di senologia, dove saranno effettuati gli interventi chirurgici e di ricostruzione, dove le donne potranno esser seguite dignitosamente nelle loro esigenze e problematiche salutari, negli accertamenti da verificare di continui, nelle diagnosi stabilite fino all’intervento riabilitativo e al sostegno psicologico vero e proprio da garantire: quindi, non abbandonate al loro percorso. Infatti il Centro Senologico prevede e assicura varie discipline assistenziali come: radiologia, anatomia patologica, oncologia medica, chirurgia senologica (assicurando che ogni centro tratti almeno 150 nuovi casi l’anno, per evitare le lunghe liste d’attesa), radioterapia, medicina nucleare, fisioterapia e riabilitazione, genetica medica oncologica e psico-oncologia. Questa iniziativa è stata promossa da esperti, rappresentanti di associazioni apposite per i pazienti da assistere e tecnici; è stata, inoltre, coordinata dalla Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria al fine di essere in linea con le indicazioni del Ministero della Salute e resa propria, il 18 dicembre 2014, dalla Conferenza stessa della Regione Lazio. Questo nuovo modello è stato avanzato perchè secondo le statistiche, nel 2013 sono stati stimati nella Regione circa 3.000 casi incidenti e 55.000 casi prevalenti di tumore maligno alla mammella. Questa patologia oncologica rappresenta il 41% dei tumori maligni nelle donne nella fascia di età tra 0 e 49 anni, il 35% tra 50 e 69 anni e il 21% nelle donne di età maggiore di 70 anni. Tra i decessi oncologici, questa grave malattia risulta essere la prima causa di morte nelle donne in tutte le fasce di età. Numeri esorbitanti. Quindi, il Presidente Zingaretti si prefigge lo scopo fondamentale di sostenere le donne con questa grave patologia nella loro speranza di guarigione, apportando migliorie ed effettivi cambiamenti all’interno delle strutture sanitarie.