Il nuovo Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) promette molto, ma per il momento sembra mantenere poco. Secondo i Centri di Assistenza Fiscale (Caf), infatti, una famiglia su cinque è a rischio, cioè potrebbe non beneficiare delle prestazioni sociali previste da questo strumento. L’Indicatore va esibito e presentato in moltissimi casi: ad esempio, si possono ricordare l’assegno di maternità, le borse di studio, gli sconti sull’acqua e sulla luce e molto altro. Quest’anno conosceremo la nuova versione dell’Isee, ritenuto dal governo Renzi molto più sicuro e a prova di furbetti.
Le novità sono diverse, in particolare il fatto che tutti i redditi debbano essere indicati, il minor numero di informazioni autocertificabili e la compilazione in automatico di alcune agevolazioni fiscali. Inoltre, i conti correnti e i conti deposito saranno controllati con maggiore attenzione. Non manca il nuovo calcolo dell’Indicatore in base agli utilizzi. Si sta parlando da tempo di un Isee molto più semplice, ma i Caf saranno inevitabilmente presi d’assalto per la compilazione.
Per ora, però, i Centri non possono fornire assistenza, a meno che non si tratti di casi urgenti, motivo per cui l’allarme è stato lanciato in tempo. Il sospetto è che la platea dei beneficiari diminuisca del 20%; se poi si aggiunge che molte persone non stanno presentando la richiesta all’Inps perché pensano di non averne diritto dopo l’introduzione delle nuove regole, allora si capisce come la confusione e le perplessità siano in aumento.
20 gennaio 2015