Storia di un pezzo di carne è la nuova opera teatrale scritta e diretta da Borìs Coudrais, interpretata da Giada Prandi, Fabio Maffei e Gabriele Sabatini, e andrà in scena al Teatro dell’Orologio da oggi, 27 gennaio, all’08 febbraio. Tratto da La Dama delle Camelie di Alexander Dumas, l’opera tratta la tragedia di una donna ossessionata dal proprio aspetto, che brama l’approvazione del mondo che la circonda, ma odia il proprio corpo e di ciò fa una vera e propria malattia. Coudrais mette in scena un’opera incentrata, per l’appunto, sull’apparenza estetica e su quanto questa possa divenire un’ossessione.
La protagonista Margherita non riesce a vivere i rapporti, perché troppo preoccupata di come possa apparire il proprio corpo agli occhi degli altri; una lotta reale contro tutto ciò che si teme di dover cambiare, non dando attenzione al piacere a sé, ma solo a compiacere il desiderio maschile. Questo le impedisce del tutto di avere una sana relazione d’amore.
Nell’originale di Dumas, l’eroina era malata di tisi, mentre nello spettacolo moderno, la “tisi” è l’ossessione di Margherita di essere perfetta. Questa malattia è oggi chiamata “dismorfofobia” ed è spesso legata a disturbi alimentari, depressione, e tentativi estetici sempre più estremi, soprattutto in soggetti molto giovani. La morale sembra concludere in un evidente risultato di allontamento dalla vita e dai valori fondamentali, nella ricerca di qualcosa di vano, che non si potrà mai raggiungere.
di Lidia Marino
27 gennaio 2015