Tre fratelli residenti nel campo nomadi di Ardea sono stati identificati e arrestati con l’accusa di truffa e spendita di monete falsificate. Si tratta di giovani (due ragazzi e una ragazza) di età compresa tra i 20 e i 25 anni, i quali si erano ormai specializzati nel seguire le inserzioni su un sito di annunci alla ricerca di smartphone piuttosto costosi. I contatti erano numerosi, ma la merce veniva poi pagata con soldi falsi. L’attività è stata fortunatamente interrotta dal Commissariato di Polizia di Tor Carbone.
L’indagine non è durata molto, è bastata la denuncia di una delle vittime. Ieri sera un uomo ha riferito alla Polizia la truffa appena subita: dopo il contatto da parte della ragazza poi arrestata c’è stato l’incontro per consegnare il telefono cellulare e ricevere la somma pattuita, 700 euro. Soltanto dopo alcuni giorni, però, l’uomo si è accorto che il denaro era falso. Questa stessa persona è stata poi contattata nuovamente dalla ragazza per un altro annuncio.
Riconoscendo la voce, ha intuito che una nuova truffa era in atto e si è rivolto alla Polizia. Gli investigatori si sono dunque recati insieme all’uomo nel luogo del nuovo incontro, Piazzale Pier Luigi Nervi, all’Eur. Gli agenti sono intervenuti immediatamente quando la ragazza è stata intravista a bordo di un’autovettura insieme ai due fratelli. La successiva perquisizione ha permesso di scoprire e di sequestrare dodici banconote false da 50 euro e altre cinque da 20 euro. Nel veicolo, inoltre, era presente un altro smartphone acquistato con la medesima truffa.
16 gennaio 2015