“Oggi l’Aula Giulio Cesare ha approvato il riconoscimento delle Unioni Civili e l’istituzione del registro. È una giornata storica per Roma Capitale, uno straordinario atto di civiltà e di rispetto verso chi chiede, legittimamente, il riconoscimento dei propri diritti“. A dirlo è Giulia Tempesta, Vice capogruppo del partito Democratico di Roma Capitale. “Voglio ringraziare tutti i colleghi che si sono impegnati per l’approvazione di questa delibera e le forze di maggioranza che, fin da subito, si sono battute per portare a casa un impegno assunto in campagna elettorale. Un impegno, per altro, sottoscritto ad inizio mandato e votato con le linee programmatiche del Sindaco Marino. Impegno, inoltre, ribadito dal presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. Sono certa che l’approvazione di questa delibera sarà un ulteriore stimolo per intervenire a livello nazionale e colmare un vuoto normativo che il nostro Paese non può più sopportare. Non si tratta, come qualcuno vuole far credere, di una mera questione ideologica, ma di garantire e riconoscere pari dignità e uguaglianza a tutti i cittadini“.
Ad esultare anche Erica Battaglia, presidente della commissione politiche Sociali di Roma Capitale: “Il voto espresso oggi dall’aula Giulio Cesare sia stimolo per una legge nazionale che non solo estenda i diritti civili, ma che permetta anche alle coppie dello stesso sesso di veder riconosciuto il diritto all’affettività. Sono orgogliosa di far parte di una maggioranza che con molto coraggio e determinazione ha voluto fare di Roma la Capitale anche dei diritti. Ora il Governo e il Parlamento facciano la loro parte: il nostro Paese si doti di una legge e non resti fanalino di coda in Europa“.
Soddisfatto Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio: “L’approvazione della delibera che istituisce il registro delle Unioni civili a Roma rappresenta un fatto storico. Questa sinistra ha realizzato in tema di diritti civili quello che nessuno è riuscito realizzare negli ultimi 20 anni. Fondamentale è stato il ruolo della consigliera Imma Battaglia, prima firmataria della delibera, e del Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà per arrivare a questo risultato straordinario che contribuirà a fare di Roma, a partire dai diritti di cittadinanza, una Capitale europea. A Roma ci sarà un unico registro delle Unioni Civili per il riconoscimento delle coppie di fatto e delle famiglie gay anche con figli. Da Roma arriva finalmente il riconoscimento dei vincoli affettivi al di fuori del matrimonio e dei diritti civili per tutte e tutti“.
“Non più discriminazione tra cittadini di seria A e di serie B: con l’approvazione della delibera che istituisce il registro delle Unioni civili Roma è più moderna, più inclusiva, più matura“, dice invece il capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti. “Quello votato oggi è un atto non simbolico ma altamente concreto di civiltà che garantisce a tutti i cittadini romani, a prescindere da sesso, etnia, religione e nazionalità, il medesimo accesso a tutti i servizi comunali. Si riconoscono ufficialmente e amministrativamente alle coppie di fatto conviventi tutele e diritti certi in materia di sanità e servizi sociali, casa, occupazione, sport e tempo libero, infanzia, genitorialità, formazione, scuola e servizi educativi, diritto di cittadinanza, partecipazione e pari opportunità. Uno strumento di democrazia reale e di allargamento dei diritti ad una larga ed importante parte della nostra comunità che pone Roma in linea con il paese reale, vera capitale del pluralismo“.
Esulta anche il Coordinamento Roma Pride: “Roma oggi ha finalmente approvato il Registro delle Unioni Civili. Una scelta di laicità e democrazia che avvicina le Istituzioni alla realtà sociale. Roma, capitale italiana e città simbolo, mostra che le Istituzioni possono essere coraggiose e autorevoli mantenendo gli impegni presi con le cittadine e i cittadini e puntando a garantire l’effettiva uguaglianza e dignità di tutte e tutti. Ci fa piacere ricordare come oggi il Sindaco Ignazio Marino, le forze politiche della maggioranza capitolina SEL, PD, Lista Civica, il Centro Democratico insieme al M5S, mantengono un impegno preso con la città di Roma in modo solenne e pubblico proprio in occasione dello scorso Roma Pride e segnano un momento storico per la Capitale che per anni era stata incapace di alcun passo avanti su questo fronte. Tutte e tutti celebriamo questo traguardo e ci aspettiamo che il Governo e il Parlamento Italiano raccolgano nel migliore dei modi questo segnale di civiltà dando finalmente corpo agli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana e approvando subito piena dignità e uguaglianza alle nostre famiglie, approvando in tempi rapidi il matrimonio ugualitario e i diritti per tutte le coppie di fatto. L’Italia è pronta da anni, e noi non possiamo e non vogliamo più aspettare di vedere riconosciuto ciò che è già nostro“.
“Ora candidiamo Marino al Quirinale“, dice invece il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. “L’approvazione del registro delle unioni civili che prevede anche l’iscrizione dei matrimoni contratti all’estero, è un fatto storico per Roma. Marino ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale quando aveva firmato la nostra piattaforma che prevedeva anche l’istituzione del registro delle unioni civili, così come aveva aderito anche il Movimento Cinque Stelle. Impegni rispettati. Ma il registro a Roma è un fatto che va oltre il valore simbolico. Ha un grande valore politico. Ora il Parlamento e il Governo Renzi sono chiamati più di prima a fare una legge. Visto che siamo nelle ore decisive per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica come segnale di adesione i parlamentari favorevoli alle unioni gay nelle prime votazioni invece di votare scheda bianca potrebbero scrivere Ignazio Marino sulla scheda per il Quirinale. L’Italia ha bisogno di diritti“.
28 gennaio 2015