Tre vigilesse del Gruppo Aurelio sono state protagoniste di uno spiacevole episodio in Via Boccea 173. La nota di Stefano Giannini, segretario romano del Sulpl (il sindacato delle polizie locali), ha chiarito la dinamica dei fatti: “Stamattina alle ore 12.30 in Via Boccea 173 3 colleghe in servizio al Gruppo Aurelio stavano procedendo ad effettuare un sequestro di un banchetto irregolare ad un ambulante che vendeva coltelli quando improvvisamente questo raccoglieva un borsone da terra che conteneva altri coltelli e cominciava a colpire 2 delle 3 colleghe”.
“A questo punto estraeva un coltello dalla borsa minacciando ancor di più le colleghe ma, con prontezza di riflessi ed evitando di essere colpita, l’altra collega afferrava una delle assi che sorreggono il banchetto utilizzandolo come se fosse un bastone distanziometro che, pur se previsto dal regolamento, ancora non ci hanno mai fornito. Visto che la collega stava anche contemporaneamente chiedendo intervento di altri colleghi con il proprio telefono l’ambulante si dava alla fuga dentro il mercato di Via Urbano II riuscendo a far perdere le sue tracce tra le numerose persone presenti”.
“Per descrivere le aggressioni che subiamo – prosegue la nota – siamo costretti a coniare il neologismo borsellate (borsate+coltellate) così come il sindaco Marino è costretto ad inventarsi norme contrattuali astruse per potere consentire alla Polizia Locale di esercitare il suo ruolo. Per questo chiediamo al sindaco Marino di rifiutare di scrivere un contratto adatto ad un passacarte ma obblighi invece il Governo a quella riforma della Polizia Locale che il Consiglio d’Europa ci chiede dal 2004 che prevede la parificazione contrattuale con le altre polizia statali”.
15 gennaio 2015