Sul caso affittopoli, di cui si è ampiamente parlato negli ultimi giorni, suscitando scalpore, l’Assessore alla Legalità Alfonso Sabella ha promosso una task force antifurbetti, al fine di porre finea lla svendita dei 751 immobili di proprietà comunale. Progetto discusso all’interno di una riunione tenutasi in Campidoglio, in Aula Giulio Cesare, dove l‘assessore ha annunciato un’istruttoria da concludersi entro il limite massimo di un mese, secondo quanto richiesto sabato sera, 14 febbraio, dal Sindaco di Roma Ignazio Marino. Quindi, si dovranno evidenziare i casi di illegalità presenti fra le case poste in vendita, in particolar modo da dover analizzare sotto due aspetti: ovvero nell’ambito del subaffitto con le relative speculazioni e quello sulle occupazioni senza titolo valido. Ciò in virtù del fatto che, l’84% del totale degli inquilini considerati, si possono inserire sotto questi due profili, secondo i dati riportati e calcolati dalla Lista Marchini. Questi fenomeni di illegalità, secondo Alessandro Onorato, sono legati al concetto di evasione. Infatti, si sono registrati all’incirca 8 milioni euro di canoni di affitto mai versati, ai quali si aggiungono circa 17,5 milioni di euro di bollette non pagate, quindi si tratta di un danno inflitto allo Stato della cifra totale di 25 milioni di euro circa, se non addirittura dalla somma più consistente. Quindi, viene avanzata la richiesta nei confronti di Marino e Nieri, nell’attivare una operazione di trasparenza, in minor tempo possibile, presentando il relativo elenco completo di tutti gli immobili comunali. Tra gli evasori si presume ci siano anche le proprietà dello stesso Campidoglio; in caso fosse veramente così, secondo il Capogruppo del Pd, Fabrizio Panecaldo, l’amministrazione comunale provvederà ad avanzare un ricorso per farsi risarcire dalla Romeo, ovvero quella società che deteneva e coordinava il patrimonio fino al mese di dicembre, senza considerare gli inquilini abusivi e morosi, quindi senza prendere provvedimenti e neanche senza effettuare operazioni relative di controllo. Ovviamente, la richiesta di risarcimento non verrebbe esposta soltanto alla Romeo ma anche ad eventuali direttori o ex direttori di dipartimento dell’amministrazione comunale stessa. Nella giornata di oggi proseguiranno la discussione e il confronto riguardo quel 30% di sconto, nei confronti delle abitazioni di inquilini non morosi, probabilmente, da dover apportare alle residenze del Centro di Roma, in vista di un eventuale contratto per acquistare lo stesso appartamento, in quanto nella data di domani, 17 febbraio, è prevista l’approvazione di tale provvedimento presso la Commissione Patrimonio, se non addirittura questa sera stessa, presso la Giunta. Si propongono al riguardo, da parte di Magi, tali suggerimenti: uno in grado di garantire comunque l’acquisto dell’appartamento agli inquilini, residenti nei quartieri centrali, secondo l’ultimo prezzo battuto all’asta, mentre l’altro volto ad offrire anche per gli inquilini evasori, la possibilità di acquisire l’abitazione, dopo essersi messi in regola con i pagamenti, alla conclusione della proposta di acquisto. ( Per informazioni riguardo i tempi dell’esercizio di prelazione, cliccare qui)
Invariabile rimane la clausola di salvaguardia degli immobili assegnati a coloro che hanno superato la soglia dei 75 anni, ai quali verrà venduta solo la nuda proprietà, evitando in tal modo, l’amatissimo fenomeno ereditario di abitazioni, presente ormai da decenni in Italia, secondo il volere di Pedetti. Con l’introduzione della task force antifurbetti si proverà a determinare la situazione reale sul caso affittopoli.
Vedi anche: Affittopoli Roma, il Comune non pubblica gli elenchi. M5S esposto in Procura
di Erika Lo Magro
16 febbraio 2015