Al Terminal 3 dell’Aereoporto Roma – Fiumicino è attivo il secondo Scanner Security per poter potenziare i controlli dal 30 gennaio. E’ ciò che comunica l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Si tratta dei così denominati Body Scanner, acquistato dall’ENAC per questo scalo per effettuare controlli aggiuntivi.
È infatti terminata la fase di posizionamento del macchinario presso l’aerea Schengen T3.
Come condiviso nel corso delle riunioni del CISA – Comitato Interministeriale per la Sicurezza
del Trasporto Aereo e degli Aeroporti – di cui l’ENAC ha la presidenza, terminata la
sperimentazione condotta per alcuni mesi a partire dal 2010, l’ENAC ha acquistato, con un
proprio avanzo di bilancio messo a disposizione per questo scopo, quattro macchinari
destinati a Roma e Milano, utilizzando solo una parte dello stanziamento previsto.
Tutti i quattro macchinari, di cui due installati a Milano Malpensa e due a Roma Fiumicino,
come concordato con il Ministero dell’Interno e nel rispetto delle recenti disposizioni europee
sono utilizzati per i controlli aggiuntivi di security sui passeggeri con destinazioni sensibili tra
cui, a titolo di esempio, Stati Uniti e Israele.
Gli addetti ai controlli (Screener) hanno ricevuto una formazione professionale ad hoc da
parte del TSA – Transportation Security Administration, l’organismo degli Stati Uniti che si
occupa di security, con il quale l’ENAC ha stipulato un accordo e hanno conseguito la
successiva abilitazione da parte dello stesso ENAC per poter operare sui nostri scali.
Si evidenzia, comunque, che la security è garantita in tutti gli scali nazionali dall’utilizzo degli
altri apparati di sicurezza, secondo le normative vigenti.
L’ENAC infine, ricorda che i security scanner che vengono usati nel nostro Paese, L3
Provision, con l’algoritmo ATR (Automatic Target Recognition), non presentano alcuna
controindicazione per la salute dei passeggeri e degli addetti alle macchine. Il software che
viene utilizzato, inoltre, non riproduce immagini reali della persona che sta passando
attraverso il security scanner, garantendo quindi la privacy in quanto le immagini visualizzate
sugli schermi degli operatori sono stilizzate, non sono archiviabili e vengono utilizzate solo ed
esclusivamente nel momento del passaggio, per il rilievo di eventuali oggetti indosso al
passeggero.
di Erika Lo Magro
1 febbraio 2015